Basta con questa politica che vuol “far cassa” alle spalle dei cittadini. E il Comune di Otranto che farà?
Stentiamo a credere dopo aver appreso la notizia della riattivazione dei famigerati autovelox sulla litoranea a competenza provinciale Otranto – San Cataldo, che arriva dopo che lo stesso ente aveva deciso di “spegnerli” verso la metà di giugno dando in certo qual modo seguito alle numerose polemiche scatenate dopo che migliaia di cittadini tra cui centinaia di turisti erano già caduti in quella che è una vera e propria “trappola” posta su un tratto a bassissima incidentalità dove il limite è fissato a 50 km/h.
Tutto di un colpo, per la provincia appare come se nulla fosse accaduto, come se centinaia di ricorsi innanzi al giudice di pace di Lecce non siano stati accolti per una serie di motivazioni tra cui la scarsa avvistabilità, mentre ne pendono alcune migliaia innanzi al prefetto dopo che lo stesso comune di Otranto aveva avviato un procedimento per diffidare la provincia alla rimozione degli apparecchi o addirittura a rimuoverli coattivamente nel caso in cui l’ente non avesse ottemperato, stanti i deficit autorizzativi per la sussistenza di vincoli paesaggistici nell’area indicata.Evidentemente, per l’amministrazione provinciale – che ha visto di recente riconfermare il presidente Antonio Gabellone, di questi aspetti di legittimità e soprattutto del gravissimo danno all’immagine nei confronti del Salento ed in particolare del territorio comunale di Otranto dopo che centinaia di turisti si sono lamentati per aver subito delle sanzioni amministrative esosissime che ai più sono apparse ingiuste per le ragioni sopra evidenziate – poco importa.Ecco perché Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si trova costretto nuovamente ad accusare questa politica che con la scusa di una fantomatica perseverazione della sicurezza stradale vuol “far cassa” sulle tasche dei cittadini, preannunciando che si continuerà come è stato fatto a partire dalla scorsa primavera a difendere i cittadini contro queste iniquità, predisponendo gratuitamente i ricorsi, anche se confidiamo nell’intervento, che questa volta speriamo risolutore, dell’amministrazione comunale di Otranto e degli illustri esponenti politici otrantini, alcuni dei quali condividono la stessa esperienza politica del presidente della provincia.
Lecce, 1 novembre 2014
Giovanni D’AGATA