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Avatar

Creato il 07 febbraio 2010 da Filmdifio
Avatar
Qualcosa è cambiato nel cinema dopo Avatar. E' indubbiamente vero che James Cameron ha realizzato un lavoro egregio, una meraviglia per gli occhi, una perfezione tecnica invidiabile. Durante la proiezione, non ho potuto fare a meno di pensare alla storia del cinema, dal punto di vista degli strumenti e delle invenzioni che sono serviti per regalare capolavori o comunque stupori al pubblico. Ai Fratelli Lumière bastò posizionare la cinepresa in modo strategico in modo da ricreare lo storico effetto del treno che "travolge" gli spettatori che, impauriti, scapparono dalla sala. Poi il suono, il colore, gli effetti speciali, ora il "capturing image" e il 3D. Siamo nel momento di una svolta per una nuova visione.Ed è una nuova visione quella che effettivamente Cameron regala, un regista che ama stupire (Terminator, Titanic) e ama buttarsi a capofitto in imprese quasi epiche. E forse bisogna ringraziarlo per questa sua esigenza di nuove visioni, una sorta di utopia dell'immagine che permette di fare, ogni volta, un passetto in avanti.Difficilmente si potranno cacciare dalla testa le creature di Avatar, portatrici di messaggi "buoni" (l'ambiente, la rete, la solidarietà, la comunicazione). La perfezione che raggiunge la recitazione misto umana-digitale è sbalorditiva. Le foreste di Pandora sono un luogo che unisce la dimensione onirica alla realtà, i sogni dei bambini, l'incanto delle storie più belle. Peccato però che nonostante questa ricchezza visiva, il resto non sia allo stesso livello. Certo non si può pretendere tutto, ma la scrittura in un film è uno dei pilastri fondamentali e già dal primo fotogramma, complice il dannoso ampio parlare di questo film prima della sua uscita, si "sa già dove si va a finire". Ed è veramente un peccato. Anche il messaggio eco-ambientalista, anti-imperialista, ecc ecc risulta schiacciato, accennato e presente si, ma un po' banalotto e sacrificato. E ribadisco, è un peccato perché con le potenzialità di questo film si sarebbe potuto brindare non solo a nuove, avveniristiche, visioni, ma anche a più convincenti prese di posizione, a più nette e complesse "aperture" mentali.

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