Siamo in Campania, in provincia di Avellino e precisamente ad Avella, antica città denominata Abella, che regala il suo nome alle nocciole famose in tutto il mondo.
Ma andiamo a visitarla.
un po’ di storia
Le più antiche testimonianza di vita vissuta si hanno dall’età preistorica, infatti alcuni reperti sembra siano stati proprio dell’età del rame e del bronzo, diciamo circa quattromila anni fa (…), poi la sua evoluzione ha visto susseguirsi vari popoli tra cui i Greci che colonizzarono la costa campana; poi arrivarono gli Etruschi già “di casa” a Capua (e forse Nola); più avanti Avella divenne “proprietà” sannitica, come il resto della regione, e questo fece sì che la localittà prese le sembianze di una piccola località abitata, infatti nell’anfiteatro che ancora sussiste, si sono ritrovati dei resti di abitazioni.
L’arrivo dei Romani non sembra avere una data precisa, forse intorno al 400 avanti Cristo, fu richiesto dalla popolazione stessa per tentare di liberarsi dall’oppressione dei Sanniti stessi, ma trasformò la piccola località in una città vera e propria molto devota a Roma cui dimostrò fedeltà in svariate occasioni di guerre; ma nonostante tutto ciò, la devastazione da parte di Vandali ed altri popoli non la risparmiò come nessun altro luogo.
il castello Normanno
Su una collina che domina la città di Avella, troviamo un castello di epoca normanna; dall’alto delle sue torri si domina l’ampia vallata fino a scoprire la Puglia; nella parte tra le due cinte murarie sono ancora oggi visibili i resti di alcune abitazioni e nonostante il castello rappresenti una parte molto importante della città solo recentemente è stato riqualificato e fatto divenire centro di un parco archeologico visitabile, che fa rimanere incantati per la sua bellezza.
l’anfiteatro Romano
Un altro luogo di valore e di importanza storica è proprio l’anfiteatro romano: ma sappiamo cosa significhi la parola anfiteatro?
Ecco qua: il termine anfiteatro deriva proprio dal greco amfi (amphi, intorno) e jeatron (teatro per spettacolo), quindi anfiteatro indicava la possibilità di assistere ad uno spettacolo all’interno di un’area stabilita.
Questo luogo fu inventato quasi sicruramente nella penisola italica, dove venivano svolti dei giochi gladiatorii in occasione di funerali; infatti la famiglia usava ricordare la persona defunta organizzando dei giochi in strutture di legno nelle piazze dei mercati; da qui l’esigenza di avere uno spazio apposito e di utilizzarlo al meglio.
L’anfiteatro Romano di Avella risale intorno alla metà del primo secolo avanti Cristo e venne costruito sopra le macerie delle antiche abitazioni distrutte dai sanniti; visitabile e quindi aperto al pubblico occupa una superficie di circa sessanta metri per trentacinque, risulta infatti essere quasi delle stesse dimensioni dell’anfiteatro di Pompei.
Esattamente in questo luogo si svolgono alcuni eventi, ad uno dei quali che ho con piacere assistito è stato proprio “Abella-All’alba dell’Impero” che ha visto scendere in campo gladiatori, bighe e cavalli… uno spettacolo davvero bello; inoltre l’accampamento “romano” con scene di vita e lavoro ha permesso ai presenti di vedere e toccare con mano come si viveva e lavorava al tempo, grazie ai ragazzi che si sono impegnati a rendere tutto ciò possibile e grazie anche all’associazione locale che ha richiesto ed aiutato a realizzare il tutto e che anch’io ringrazio.
non solo storia ad Avella
Già, non c’è solo la storia ad Avella, infatti nel mio soggiorno, seppur di un semplice fine settimana, ho potuto constatare come la cittadina goda di una pulizia ed educazione totale; il parco nato da poco ma ben attrezzato anche per i più piccoli rende comoda la sosta, infatti le panchine non hanno un minimo segno di degrado così come le strade che sono rispettate da tutti; una cosa che ho notato è stata la grande religiosità del luogo, infatti quasi in ogni portone o cancello, si trova un’immagine sacra così come negli angoli delle strade addirittura altari in segno di devozione comune.
prezzi bassi e negozi simpatici!
Esattamente così. Come di consueto ci siamo portati il necessario per il primo pasto e poi la spesa si fa sul luogo, anche per conoscere i cibi locali e perché no, le persone che lo vivono.
Ebbene, ho scoperto alcune cose a prezzi ridotti e con mia gioia ho potuto far una spesa abbondante senza spendere un occhio della testa, fantastico!
la sosta
Riguardo la sosta, non abbiamo avuto problemi affatto, data la città tranquilla, la libera non ci ha dato problemi né di ansia né di altro; i locali ci hanno accolto a braccia aperte ed il Sindaco in persona che abbiamo conosciuto, ci ha assicurato che sta organizzando una parte della città proprio per i camper in visita; speriamo presto… ma intanto lo abbiamo ringraziato a priori.
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