Magazine Maternità
Non ho mai pensato che avere figli rendesse migliore degli altri, che avere un titolo di studio fosse indice di intelligenza o cultura, che avere un certo lavoro portasse con sé rispettabilità o levatura morale. In generale, non ho mai pensato che il possesso, avere o non avere qualcosa, attribuisse qualità alla persona. Magari fosse così semplice. Forse perché nella mia vita sono stato così fortunato da conoscere persone che pur “senza qualcosa” erano veramente eccezionali, molto più di quelle che “con”. E questo mi è servito per farmi la mia idea di mondo.
Sul tema dei figli, poi. Sembra che ci sia un’escalation di valori. Come in una sorta di post-proletariato. Se non hai figli, molti si sentono in diritto di chiederti il perché non li fai. Se hai un figlio, allora si sentono in diritto di chiederti perché non fai il secondo. Diciamo che fare figli di per sé è piacevole, la Natura, o Chi per essa, ci ha pensato bene, altrimenti saremmo estinti ormai da un pezzo. Ma vorrei evitare che il mio valore di persone fosse solo quello che deriva dal numero di volte che ho utilizzato la mia capacità riproduttiva.
“Avere figli fa di voi un genitore non più di quanto avere un pianoforte faccia di voi un pianista.” Michael Levine da Lessons at the Halfway Point.