Gloria Guida e Lilli Carati, giovani, belle e incazzate, ma in anticipo con i tempi.
Titolo: Avere vent’anni
Cast: Gloria Guida, Lilli Carati, Vittorio Caprioli, Giorgio Bracardi, Leopoldo Mastelloni
Regia: Fernando Di Leo
Protagonisti: Giovani, Donne
Materia: Bella Vita, Erotismo
Energia: Emancipazione, Violenza
Spazio: Roma
Tempo: Anni 70
Tina e Lia giovani, belle e moderne sulla scia del 68 e della contestazione giovanile, credono nell’emancipazione femminile e vivono alla giornata godendosi la vita e la loro gioventù.
Dopo aver passato l’estate con un gruppo vanno a Roma e li si uniscono alla comune del Nazariota, amore libero, droga e rivoluzione sessuale e qualche enciclopedia venduta per dare una mano, ma durante una retata vengono rispedite ai lori paesi d’origine con il foglio di via.
Non ci arriveranno mai per via proprio di quella emancipazione che manifestano apertamente e che disturba l’uomo maschio ignorante il cui unico modo di essere è il sopruso e la violenza.
Film rozzo, volgare e anche recitato male, solo il finale da un senso al tutto, un finale violento che gli costò la censura.
Un finale che mostra come questa lotta per l’emancipazione fosse in realtà solo all’inizio, perchè per cambiare la mentalità delle persone non basta qualche anno di contestazione o qualche legge, servono intere generazioni.
Anche se in anticipo di 13 anni su Thelma & Louise purtroppo il risultato finale non è lontanamente paragonabile con il film di Ridley Scott.
Voto Finale: Scarso
Frase del film: Anche Io sono bella giovane e un pòo incazzata, però che cosa farò non lo so.