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Avessero dato retta a Herman Sörgel il porto di Castellammare non sarebbe stato più un problema

Creato il 25 novembre 2013 da Diarioelettorale

E’ un fatto che, sul finire di questo piovoso novembre del 2013, di ripresa dei lavori di costruzione del porto di Castellammare del Golfo non c’è ancora traccia.
Anzi in un articolo comparso su Malitalia dal titolo “Trapani appalto ad azienda chiacchierata” si avanzano dei dubbi sulla Ca.Ti.Fra srl di Barcellona Pozzo di Gotto (il cui nome è l’acronimo di Calabrese Tindaro e Francesco, imprenditori originari appunto di Barcellona Pozzo di Gotto), azienda di cui si parla più volte nei carteggi dell’operazione antimafia “Gotha 3″ realizzata dai carabinieri del Ros di Messina nel luglio dello scorso anno, (pur non essendo la medesima impresa o i suoi titolari tra gli indagati) e facente parte dell’ATI (associazione temporanea di imprese) costituita da COMES TIGULLIO di Chiavari (Ge), CA.TI.FRA srl di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), SEICON srl di Castellammare del Golfo (TP) e CO.GE.TA. srl di Trapani, aggiudicataria dei lavori riguardanti lo stralcio di completamento del porto di Castellammare del Golfo che l’articolo dà, erroneamente, come realizzati.
In precedenza un’altra impresa facente parte dell’ATI, la CO.GE.TA. era stata oggetto di sequestro perchè nella disponibilità di Vito Tarantolo e tramite lui, è convinzione degli inquirenti, in quelle di Matteo Messina Denaro.
Anche la prosecuzione dei lavori del primo stralcio, già oggetto di sequestro e parzialmente dissequestrati, è avvolta nella nebbia.

Ma si diceva di Herman Sörgel. In tanti immagino vi chiederete chi era costui e cosa possa avere a che fare, un architetto tedesco del secolo scorso (perchè tale era), con Castellammare del Golfo ed il suo porto.

Diciamo subito che il tizio era un geniaccio, e come tutti i geniacci un po’ utopista e folle.

Herman Sörgel nacque a Ratisbona il 2 aprile 1885 e fu architetto e filosofo. Sörgel proveniva da una famiglia di tecnici. Il padre fu un pioniere nel campo della costruzione delle centrali idroelettriche in Baviera. Lui in quanto architetto fu parte del movimento espressionista (Bauhaus) e come filosofo si occupò di teoria spaziale e di questioni geopolitiche.

Con tali premesse, nel 1928 Sörgel presento il progetto di Atlantropa, progetto che prevedeva di isolare il mar Mediterraneo chiudendo gli stretti di Gibilterra, Suez e Dardanelli.
L’evaporazione delle acque così circoscritte, ne avrebbe abbassato il livello al ritmo di circa 1,6 metri annui, processo che il progetto prevedeva fosse velocizzato con l’ausilio di apposite pompe idrauliche.
Altre dighe sarebbero dovute sorgere tra Tunisia, Sicilia e Italia, aree che sarebbero rimaste quasi unite grazie all’abbassamento delle acque. Queste dighe avrebbero diviso il Mediterraneo occidentale da quello orientale; il primo sarebbe stato abbassato di circa 100 metri, il secondo di altri 100 per un totale di 200 metri.

Uno degli effetti che si voleva ottenere era quello di rendere possibile collegare via terra Berlino a Cape Town per il tramite della Sicilia che sarebbe stata collegata alla Tunisia con un ponte e di rendere disponibili nuove terre per una superfice di circa 576.000 km2.

L’insieme delle trasformazioni conseguenti all’attuazione del progetto di Sörgel avrebbe reso Castellammare del Golfo, nel giro di pochi decenni una città di terra, ed il relitto del porto una testimonianza di un passato, non proprio glorioso.

Atlantropa

Qui la voce di Wikipedia relativa ad Atlantropa che dà conto delle “buone intenzioni” del suo ideatore.

E qui un video che illustra il come ed il perchè del progetto.

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