Leopold Engleitner nacque il 23 luglio 1905 a Aigen-Voglhub, in Austria. All’inizio degli anni trenta cominciò a studiare la Bibbia, cambiò coraggiosamente religione e nel 1932 si battezzò come testimone di Geova. Per questa sua scelta dovette far fronte all’intolleranza religiosa da parte delle autorità.
Quando, nel 1938, Adolf Hitler occupò l’Austria, Leopold Engleitner entrò in conflitto col sistema nazista, perché si rifiutò di rinunciare alla propria fede e si rifiutò anche di prestare servizio militare nell’esercito di Hitler.
Il 4 aprile 1939 fu arrestato dalla Gestapo a Bad Ischl, ed in seguito fu messo nelle prigioni di Linz e Wels in custodia cautelare. Dal 9 ottobre 1939, al 15 luglio 1943, fu internato nei campi di concentramento di Buchenwald.
Il campo di concentramento di Buchenwald prende il nome dalla località di Buchenwald, sulla collina dell’Ettersberg, a circa otto chilometri da Weimar nella regione della Turingia, nella Germania orientale.
Tra il 1937 e il 1945 Buchenwald fu uno dei più importanti campi di concentramento e di sterminio nazisti situato sul suolo tedesco. Fu costruito su una collina boscosa dell’Ettersberg (Buchenwald significa letteralmente Bosco di faggi). In totale furono internati in questo campo di concentramento circa 250.000 uomini provenienti da tutti i paesi europei. Il numero totale delle vittime è stimato in circa 56.000, di cui 11.000 ebrei.
Esso venne istituito nell’estate del 1937 come luogo di punizione per detenuti politici. Con il legname della vicina foresta di Ettesberg un gruppo di deportati costruì le prime baracche di Buchenwald nel 1937, nelle vicinanze di Weimar in un luogo lontano da tutto e da tutti. Furono costruite cinquanta baracche, circondate da filo spinato elettrificato, vigilate da SS armate di mitragliatrici e dominate dai camini dei forni crematori.
Nonostante il trattamento brutale subìto nei campi di concentramento, la sua volontà rimase tale da continuare ad attenersi ai suoi princìpi e da rifiutarsi di prestare servizio militare.
Nel luglio 1943 fu rilasciato dal campo di concentramento di Ravensbrück, ma avrebbe dovuto impegnarsi in lavori forzati a vita, in agricoltura.
Dopo il suo ritorno a casa, lavorò presso un contadino a St. Wolfgang. Tre settimane prima della fine della guerra, il 17 aprile 1945, Engleitner ricevette comunque la chiamata alle armi da parte della Wehrmacht.
Decise di rifugiarsi fra le montagne del Salzkammergut. Lì si nascose nella malga Meistereben, in una caverna. Fu braccato dai nazisti per settimane, ma invano.
Il 5 maggio 1945, Leopold Engleitner ritornò nuovamente a casa.
Dopo la guerra, Leopold Engleitner continuò a subire isolamento e intolleranza. Solo nel 1999, a seguito dell’uscita del libro Nein statt Ja und Amen, opera dello scrittore e regista Bernhard Rammerstorfer, nonché del documentario omonimo diretto da quest’ultimo, Engleitner divenne noto al grande pubblico.
Da allora, Engleitner e Rammerstorfer tennero conferenze in università, scuole e memoriali in Germania, Italia, Austria, Svizzera e Stati Uniti d’America.
Leopold Engleitner scompare il 21 aprile 2013 all’età di 107. Era il più anziano sopravvissuto alla follia nazista.
Written by Rosario Tomarchio