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Aveva gli occhi color del cielo.

Creato il 28 novembre 2015 da Il Viaggiatore Ignorante

Aveva gli occhi color del cielo.

CLIC.
Mamma!


Dove sei? È tanto buio qui...

Mammaaaaaa?

Non trovo più la mia palla, è caduta.


Ti prego, aiutami a ritrovarla.

Ho freddo, mammina: dove sei?Aveva gli occhi color del cielo.
Oh! una candela... sei tu, mamma cara?

Perché non rispondi?

Mamma sei tu?


Non correre via, aspettami!Aveva gli occhi color del cielo.
Mamma! Dove sei?
Vuoi che giochiamo a nasconderello?

Ho freddo, tanto freddo...


E poi c'é un brutto silenzio.Aveva gli occhi color del cielo.
Perché mi lasci sola?

Non ti piacciono i miei capelli?


Me l'hai detto tu che sono speciali, bianchi come quelli di una bambola.Aveva gli occhi color del cielo.Ho paura mamma!


Sta venendo il temporale con i suoi brutti tuoni.
Farò la brava, te lo prometto.
Smetto di piangere, se vieni a prendermi.


Davvero!Aveva gli occhi color del cielo.Palla, pallina, torna qui da me!

Aspetta... 
ecco... ti ho presa!
Uh...
Aiuto!
Mamma cado, prendimi!!!
CLAC.
Il caldo sole estivo di San Giovanni è tramontato dietro le montagne e dodici rintocchi di campana riempiono le sale del Castello di Montebello. Spengo il registratore. Gli ultimi suoni rimasti impressi sono un grido straziante, un tonfo sordo e il battito di un cuore che, lentamente, scompare.Aveva gli occhi color del cielo.
Quando giunsero i due soldati, all'udire del suo urlo di bambina, era già troppo tardi. Guendalina, la piccola Guendalina dagli occhi azzurri come il cielo e i capelli candidi dai riflessi blu, era rotolata dalle scale cercando la sua palla, che era finita nel cunicolo della ghiacciaia.Il suo corpo esanime giaceva nel buio. La seppellirono in fretta e furia nel giardino, prima che qualcuno si accorgesse della loro negligenza. Il padron Ugolinuccio li avrebbe di certo puniti a morte se lo avesse scoperto.
Così, fu vanificato dall'incuria umana l'amore divino di una madre, che aveva protetto la sua bambina “figlia del diavolo”, tingendole di un nero azzurrino come i suoi occhi quei capelli bianchi - di certo un marchio del demonio - affinché la santa Inquisizione non stendesse su di lei la sua mano sudicia e abominevole.
La sua voce bambina ancora trasuda dalle mura umide del castello in cui, brevemente, visse.
PORTFOLIO DI YURI MINGHINI
Articolo di Francesco Teruggi

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