Avevo qualche dubbio, coltivato sulla mia pelle, oggi ne ho avuto conferma dai gionali. Consumi, il calo più alto dal dopoguerra. Allora non sono il solo.

Creato il 28 novembre 2012 da Slasch16

I primi tagli risalgono a qualche anno fa, cinema, ristorante, acquisti di lampadine a risparmio energetico, gestione oculata del riscaldamento e le sigarette me le faccio io con un notevole risparmio.
Sui vestiti non ho problemi, con due paia di jeans vado avanti degli anni, per quanto riguarda l’alimentazione sono un cuoco, quasi, provetto e so far da mangiare con poca spesa.
Qualche vizio l’ho mantenuto come Sky, per vedermi i documentari e lo sport, per quanto riguarda i film sono quasi tutti americani e mi piacciono poco, preferisco quelli in bianco e nero.
I tagli sono dovuti anche al welfare che lo Stato ha appioppato alle famiglie, per i precari ed i disoccupati se non ci fossero le famiglie sarebbe strage, anche se purtroppo strage lo è, c’è poco da scherzare anche se i suicidi di piccoli imprenditori e di lavoratori non fanno notizia come i domiciliari di Sallusti in casa della Santanchè.
Ho letto da qualche parte che in molte famiglie si è riscoperta la cucina di recupero, non si butta via più niente ed a me è tornata im mente mia nonna che, nonostante avesse galli e galline, con un pollo e qualche patata faceva da mangiare per sei.
Il quarto di pollo, inteso come porzione, l’ho scoperto da ragazzino quando sono venuto a Milano, un pollo in quattro nella bassa veronese era una bestemmia.
Il pollo è anche un alimento che odio, appena sposati non avevamo una lira, lo stipendio era uno solo e le bocche erano tre. La Mirè mi ha fatto uscire il pollo dagli occhi perchè costava poco, sono arrivato al punto che appena vedevo un pollo mi veniva la nausea.
Per un decennio non l’ho più voluto vedere, poi ho proceduto con cautela.
Il vino, anche per via del colesterolo, l’ho ridotto ad un decimo rispetto a prima ed il colesterolo mi è pure servito come alibi psicologico per smettere di fare la spesa con gli occhi e con la gola ed usare la testa.
Fortunatamente, per via dell’età, sono tagliato fuori dagli aperitivi e dalle discoteche. Non dico che vegeto, chiacchiero molto spesso con i pensionati e con i negozianti sotto ai portici.
Ognuno racconta i suoi guai, quasi fosse un modo per diluirli, e trova forza dalla condivisione edalla memoria con il recupero del modo di vivere spartano dei nostri vecchi.
Anche se stavano bene non sprecavano niente, rispetto ai miei genitori io ho sprecato molto di più.
Quello che mi da più fastidio è rinunciare ai libri, ne ho circa 500 ed ho preso l’abitudine di rileggere i più vecchi che avevo quasi dimenticato e quindi sembrano nuovi.
Quest’anno ne ho comprato uno solo, fregato da Augias, ho comprato quello di Guzzanti padre che tra l’altro mi sta sulle palle.
Tiremm innanz disse Antonio Sciesa ed io tiro avanti sperando che il 2012 finisca alla svelta, per quanto mi riguarda è il peggior anno dal 1971 in poi.
Non vorrei aver parlato troppo presto, che il 2013 si offenda e decida di essere peggio del precedente.
Se non altro non sarà un anni bisesto.
Ma sono dicerie, non sono supestizioso, ma dato che non costa niente mi tocco. Non si sa mai.
Voi, avete rinunciato a qualcosa o è tutto come prima del 2008?
Cercavo un link da mettere nel post ma ho notato che la notizia è già stata “oscurata”, è passata più veloce della luce, ho dovuto cercare con Google ed ho trovato questa:

Crisi dei consumi, famiglie mai così male dal dopoguerra

Per una volta faccio notizia anch’io, sono un protagonista. Faccio la comparsa anch’io sui giornali, uno della massa. Anche se non sono nei titoli del film, me lo sto vivendo tutto.



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