I nostri bimbi più grandi hanno quasi dieci anni e con la mente vagavo sempre tra i miei ricordi, pensavo a come avevo passato quegli anni. Anni per me felici, anni in cui avevo entrambe i genitori, in cui ero spensierato e in cui avevo scoperto il computer. Purtroppo o meno male, il mio papà aveva comprato un commodore 64. Lo avevo ammirato per mesi sulle riviste, avevo fantasticato di risparmiare la paghetta per comprarlo ma poi un giorno me lo ritrovai a casa finalmente. Ed era per me nato un mondo fantastico un mondo fatto di riti, di fantasia, di mistero. Il rito era quello di aspettare che il mangia cassette ad esempio caricasse il programma senza problemi. A volte , ricordo, trattenevamo il respiro perché non sempre andava tutto a buon fine. Fantasia e mistero perché i giochi di allora non erano dotati di grafica 3d, effetti mozzafiato e musica a manetta come quelli di oggi. Molti erano scritti, erano testuali. Da questi miei ricordi ho ritrovato su internet qualche giorno fa ‘avventura1′. Ai più sarà sconosciuto ma si tratta di un’avventura testuale, tutta in italiano. Il rivedere la schermata d’inizio mi ha proiettato indietro di 30 anni, mi ha riportato a una schermata cubettosa che una volta consideravo fantastica, consideravo l’apoteosi della tecnica.
Si sceglie un personaggio e si va nella mitica locanda del gobbo ad ascoltare altri avventurieri e a scegliere una missione. Una volta un licantropo che terrorizza un paese, un’ altra volta è stata rapita la moglie di un mago. Tutto scritto , nessuna immagine. Il giocatore ha a disposizione per le varie avventure azioni semplici come evitare l’ imboscata, presentarsi amichevolmente o fuggire…. Non ho resistito quindi: mi son messo di buzzo buono e sono riuscito a far giocare anche i miei figli ad ‘avventura 1′ ! Eh? All’inizio hanno avuto qualche difficoltà a leggere sullo schermo, a non sentirsi trascinati da ritmi frenetici di altri giochi che ogni tanti gli consentiamo di sperimentare. Ma poi si sono immersi nel personaggio, hanno capito che devono gestire le risorse che hanno a disposizione, che devono ragionare sui vari enigmi. Poi Sofia, la più grande, mi ha candidamente chiesto se prima o poi ci siano immagini. Già , oggi giorno siamo invasi dalle immagini e lei era curiosa di vedere come fosse un ragno gigante o un coboldo. Io le ho risposto che deve immaginarsi tutto da sola e lei mi ha detto che è un gioco bellissimo. Non sarebbe appunto bello tornare ai contenuti? A far divertire i nostri bimbi facendoli pensare? Solo pensare?
Forse sto cercando di far rivivere ai miei bimbi quello che ho vissuto, sto cercando forse di incanalarli nelle vie che ho percorso ma che male c’è’? Quello che vorrei e’ che aspettassero a buttarsi nel mondo tecnologico di oggi dato che e’ alla portata di tutti e che lo imparerebbero in fretta. Vorrei d’altro canto invece che imparassero ad usare le mani, che fossero capaci di creare con le mani, creare con il mouse c’è’ sempre tempo!