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Avviato il "dialogo nazionale" in Sudan senza oppositori né ribelli

Creato il 12 ottobre 2015 da Marianna06

Negotiate

“Non abbiamo chiuso né chiuderemo loro la porta”: così il presidente Omar Hassan Al Bashir (foto in basso), in riferimento ai partiti di opposizione e ai gruppi ribelli delle regioni del Darfur, dei Monti Nuba e del Nilo Blu che per ora stanno boicottando il “dialogo nazionale” cominciato a Khartoum nel fine-settimana.

Annunciato già a inizio 2014, anticipato da una dichiarazione di cessate-il-fuoco nelle aree di conflitto da parte del governo, l’appuntamento ha visto per ora solo la partecipazione di formazioni minori. Assenti in particolare sia i rappresentanti di Umma, il partito di opposizione guidato dall’ex primo ministro Sadek Al Mahdi, che i capi politici dei gruppi ribelli: da Abdel Wahid del Movimento giustizia e uguaglianza (Jem) a Yasir Arman del Movimento popolare di liberazione del Sudan-Nord (Splm-N).

Il "dialogo nazionale" si è aperto alla presenza del capo di Stato del Ciad, Idriss Deby, che nei giorni scorsi aveva incontrato esponenti delle formazioni armate del Darfur nel tentativo di favorire un loro confronto politico con Khartoum.

Salito al potere con un golpe nel 1989, ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra, contro l’umanità e di genocidio commessi in Darfur, Bashir ha promesso un'amnistia ai ribelli che dovessero partecipare all'assise nazionale.

      

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                            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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