Poco importa che non ci sia una sede, nella quale i cittadini possano presentare le proprie istanze (e magari farle arrivare ai vari rappresentanti in Provincia, Regione e Parlamento), poco importa che non partecipino ufficialmente ad un’elezione comunale da qualche era geologica, e non importa nemmeno la loro inesistente presenza al territorio (zero manifestazioni, zero proposte, zero iniziative, zero totale).
L’importante è che, quando c’è da parlare di cariche, anche a Canicattini torna a risplendere il sole su un partito fantasma, come lo è stato per le scorse Primarie, ultimo atto in cui si è rivisto il simbolo del Partito Democratico (parliamo di un periodo a cavallo fra novembre e dicembre del 2012, dopo il quale è seguito un vuoto totale di attività).
Rimango dell’idea che i partiti abbiano credibilità solo quando sono radicati sul territorio, sono presenti nella vita dei cittadini e stanno ad ascoltare i problemi reali delle persone e (perchè no?) magari cercare di risolverli. A Canicattini, ma sarò distratto io, tutto questo non pare accadere.
Forse è il caso di aprire un X-File sulla questione e chiamare gli agenti Mulder e Scully, perchè questo tipo di apparizioni rientrano nell’area 51 della politica canicattinese.
Andrea Uccello
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