Dopo qualche anno che si è “fuori mercato”, rimettersi a mandare curriculum e fare colloqui. Davanti al mio curriculum “da neo avvocato” di 7 anni fa mi commuovo quasi. Mi ricordo ancora quanto fossi fiera di scriverlo e mi sentivo così brava. Oggi dopo tanto tempo eccomi qui, vediamo..”ho acquisito esperienza nel non mandare a farsi fottere avvocati arroganti, subdoli e meschini. So reagire con il sorriso ai tiri mancini. Sono assuefatta ad urla isteriche e sopporto benevolmente critiche immotivate. Posso saettare in udienza con preavviso di 6 secondi e senza la benchè minima cognizione di causa. Posso lavorare in condizioni ambientali polari, in spazi angusti e privi di illuminazione. Scrivo atti incisivi di cui l’avvocato si prende il merito e chino la testa in modo perfettamente ortogonale quando l’avvocato mi mette alla gogna davanti al suo cliente perchè lui non ha fatto qualcosa che per colpa mia ha dimenticato (o boh..). Porto dotazioni personali di cancelleria da potere mettere a disposizione esclusiva dell’avvocato che mi assume. Sorry, assunzione in senso lato, per una ciotola di acqua e bocconcini, non sporco ed uso la sabbietta con discrezione. A volte torno a casa a dormire, ma solo in occasioni speciali e comunque sogno per tutta la notte la giurisprudenza da inserire nella memoria conclusionale.” – Mi pare perfetto così! In fondo, a chi mai può interessare che abbia o meno il master o che abbia imparato a memoria tutti gli articoli del diritto dal digesto al decreto legge pubblicato stanotte. Ma sì! “Hai messo la foto?”- “Eh? No Stefania, non è proprio il caso, meglio che almeno non ci metta la faccia!” – “Guarda che devi tradurlo almeno in inglese..”- “Ma no, tanto non voglio mica fare internazionale, non me ne intendo figurati” – “Ah, se lo dici tu..nella mia azienda quelli senza foto o il duplex in inglese li buttiamo senza neanche leggere“. Nella tua azienda? ma se ci lavori da una settimana…. “Va beh, comunque tanto non lo devo mandare alla tua azienda, perciò pazienza!”. Stefania si gira offesa e va a bersi il caffè in terrazza. “Dai scherzo!” Non mi risponde. Pazienza, torno al mio foglio tristanzuolo, e se scrivessi che mi piace cucinare e lo mando ad un ristorante? “L’Avvocuoco”, magari mi divertirei di più almeno c’è la soddisfazione di vedere le facce degli avventori che si ingozzano e si leccano i baffi dal piacere del buon piattino.. E invece no! Come dice il papà “tutti questi anni di sacrifici, non vorrai mica buttarli nel cesso ?” – Devo proprio essere sincera papà? Vuoi una risposta onesta alla tua domanda? Ho già la catena in mano guarda…Ah.. bene… ok, ho capito, non la vuoi una risposta..Va bene, invio allora…Buon lavoro a me o un buon lavoro per me?