Atri guai per Stephen Elop, attuale CEO di Nokia (dopo aver lavorato per Microsoft), riguardo alla partnership fra le due aziende: il titolo di mercato scende, i sindacati dei dipendenti della casa finlandese sono in agitazione e pure gli azionisti contribuiscono alla destabilizzazione del marchio.
I sindacati finlandesi hanno preparato una difesa riguardo ai tagli del personale dichiarati da Nokia, con una stima prevista di 20.000 licenziamenti, pari al 25% degli attuali dipendenti, di cui oltre 5000 finlandesi: l’iniziativa per contrastare tale scelta consiste nella richiesta di 100.000 euro di buona uscita per ogni dipendente licenziato per via della nuova strategia prevista da Elop.
Oltre ai sindacati, sembrano pronti a dichiarare guerra pure gli azionisti non istituzionali del famoso marchio finlandese, che dopo una perdita sul mercato del 25% del valore del titolo in meno di una settimana, hanno prospettato a Nokia un piano di riserva, che prevede la rimozione di Elop dalla sua carica di CEO, e la reintroduzione nel programma di sviluppo dei sistemi operativi Symbian e MeeGo, per una durata non inferiore ai 5 anni.
I vertici Nokia hanno già respinto la proposta, sebbene gli azionisti non sembrino intenzionati a mollare l’osso, anche in previsione della prossima riunione con gli azionisti prevista per il 3 Maggio, e supportati dalla community di Symbian user, preoccupati del futuro abbandono della loro piattaforma, e dai sostenitori del nuovo MeeGo, opera non ancora completata ma che sembrava poter essere la valvola di sfogo dei problemi di mercato Nokia.
Via