Magazine Cucina
... e anche un post a quattro mani!!!
Quindi eccoci qui ancora una volta insieme a scrivere un nuovo post sulla nostra ultima avventura: la marmellata di Azuki!
Da vere appassionate di cucina orientale, sopratutto giapponese, abbiamo sempre mangiato dolci a base di marmellata di Azuk.
Gli Azuki sono dei fagioli rossi tipici del Giappone che si prestano favorevolmente per la preparazione di dolci.
Daniela ha provato a cercarla già pronta ma pur girando nei negozi più forniti non era proprio riuscita a reperirla, così ha avuto l'idea di guardare su internet per vedere se c'era una ricetta per farla in casa.
And the winner is.... Daniela!!!
Infatti dopo una ricerca meticolosa per valutare le varie ricette è riuscita a selezionarne una fattibile e poco complicata considerando che si era imbattuta in una serie di ricette elaboratissime.
Così siamo andate insieme da Naturasì a comprare gli Azuki già lessati e confezionati in barattoli di latta da 400g.
La ricetta che io (Daniela) ho trovato, consigliava l'uso dello zucchero bianco, in quanto quello di canna si sarebbe sentito troppo.
In accordo con Ari, abbiamo scelto casa sua come "quartier generale" per la preparazione delle marmellate.
Abbiamo aperto i barattoli, scolati, sciacquati e scolati un'altra volta, poi li abbiamo messi nella pentola
aggiungendo poca acqua e mettendo tanto zucchero, quanto la metà del peso dei fagioli.
Poi abbiamo acceso il fuoco e, mescolando di tanto in tanto, abbiamo aspettato che lo zucchero si sciogliesse e poi abbiamo miscelato tutto con il frullatore ad immersione.
Mentre la marmellata bolliva e si ritira quel tanto da essere pronta, siamo andate in sala a prendere un tè nero al gelsomino davanti alla Tv, mentre andava in onda Master Chef su Real Time.
Tanto per passare il tempo.
Ma bisogna dire che la cosa non ci ha fatto bene, perchè mentre poco prima, ci sentivamo come degli eroi per aver fatto una semplice marmellata, la vista di tutti quei cuochi professionisti all'opera, ha leso gravemente la nostra (già scarsa) autostima.
Comunque, alla fine la marmellata è venuta buona, l'abbiamo travasata e versata in barattolini di vetro sterilizzati e li abbiamo capovolti per mandarli in sottovuoto.
La prossima volta, abbiamo pensato di settacciare i fagioli prima di metterli in pentola, per rendere il composto più omogeneo.
Alla faccia della bassa autostima, ci diamo un bel 5/5 forchette!
Beh da qualche parte bisogna pur cominciare a tirarsi su il morale!
Alla prossima ricetta
Daniela e Arianna
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