Magazine Diario personale
La nazionale italiana di calcio è notoriamente poco incline alle eclatanti goleade,anche quando affronta squadre di modesta caratura tecnica.Ieri sera,contro i volenterosi ma abbordabilissimi dilettanti delle Isole Far Oer,ne abbiamo avuta ulteriore conferma:uno striminzito 0:1,condito da tanta apprensione,e sopratutto da due legni colpiti dai nostri avversari,uno per tempo!Un risultato molto simile a quello conseguito nel 2007 sullo stesso campo.Anzi in quella circostanza i padroni di casa riuscirono nell'impresa di segnare un gol ai campioni del mondo in carica,che poi strapparono un sofferto 1:2 finale.Il fatto è che siamo troppo emotivi,ci innervosiamo se le cose non vanno per il verso giusto,e non sempre riusciamo a mettere da parte pigrizia e supponenza.Si sa,gli azzurri danno tutto sul campo se l'impresa pare impossibile,oppure il pronostico è sfavorevole,molto spesso quando sono punti nel vivo dalle critiche negative.Forse è per questo che abbiamo vinto quattro Mondiali,ma di tanto in tanto siamo andati incontro a risultati clamorosi,a rovinose cadute.Personalmente,senza scomodare la disfatta firmata da Pak Doo-Ik quando non ero ancora nato,ricordo un terribile 1:1 a Cipro nel 1982.Mi rivedo incredulo davanti allo stesso schermo che soltanto pochi mesi prima mi aveva regalato il trionfo spagnolo.Stavolta abbiamo vinto,la qualificazione ai prossimi Europei è quasi matematica,e in fondo non è mancato l'impegno da parte dei nostri calciatori,non ancora al top della forma.Eppure,lasciando un momento da parte il senso d'appartenenza e lo spirito patriottico,ad un certo punto ho sperato che qualche onesto lavoratore delle isole riuscisse a mettere il pallone alle spalle del nostro portiere.Sarebbe stato il giusto premio al loro entusiasmo,e per noi un indispensabile bagno d'umiltà che avrei visto bene ad inizio stagione.