Il 75enne Berlusconi non smette mai di stupire il mondo intero con la sua inaffondabilità. Senza ombra di dubbio, mai a nessun grande uomo politico contemporaneo si è riversato tanto materiale compromettente e si sono avanzate così tante accuse, allo stesso tempo, in violazione non solo nelle norme e delle regole etiche e morali, ma anche di quelle penali. E nessun politico del suo spessore è riuscito a divincolasi con tale destrezza dalle punizioni penali.
E proprio adesso il primo ministro italiano, per l'ennesima volta, è pronto al voto in parlamento per la fiducia al suo governo e lui crede fermamente che la otterrà. Perciò, nonostante le presunte voci di possibili dimissioni, B. non si sta preparando ad andar via.
"Noi non vediamo la necessità di interventi di questo tipo" - ha commentato Silvio al termine del vertice del G20 a Cannes le voci secondo cui Roma avrebbe intenzione di chiedere prestiti al Fondo monetario internazionale.
Il destino d'Italia è molto più importante per il futuro della zona euro rispetto a ciò che sta succedendo in Grecia, perché l'economia italiana, la terza economia dell'eurozona supera Grecia, Irlanda e Portogallo messi insieme. Questi sono paesi che hanno già chiesto aiuto a Bruxelles e il Fondo monetario internazionale.
Nonostante la fiducia di Silvio Berlusconi, tuttavia l'esercito di chi dubita delle capacità dell'Italia di restituire il denaro agli investitori è in crescita. Ad esempio, una grande banca francese BNP Paribas ha recentemente venduto per quasi la metà i titoli di Stato italiani.
[Articolo di Zachar Radov, Komsomol'skaja Pravada]