BabbiBiker, chi sono e come si riconoscono.

Allora, in questo inverno che al momento è poco produttivo (ho scritto poco) incappo per la millesima volta nella frase di Ferrari che sostiene che un pilota quando diventa padre perde un secondo al giro.Dato che sono bi-padre e che molti di noi lo sono o lo stanno diventando ecco alcuni spunti.Intanto posso affermare che il Drake non aveva ragione, io non sono mai stato uno veloce ma la paternità non mi ha fato perdere secondi. Anzi, aggiungo, non mi ha mai fatto perdere neppure primi, antipasti, dolci o contorni.Ma come si riconosce un BabboBiker? Ci sono indizi che si possono facilmente cogliere. Ad esempio a tavola si riconosce in molti frangenti. Fateci caso, anche se fuori ci sono 40 gradi all’ombra e la truppa è avvolta in tute di pelle sudate il vero BabboBiker ordinerà una bottiglia di naturale a temperatura ambiente. Obbligherà gli altri assieme lui a mangiare un po’ di verdurine. Se nello stesso tavolo son seduti 4 BabbiBiker potreste assistere alla scenetta in cui ogni BB taglia a piccoli pezzi la carne per il BB posto alla sua sinistra, per abitudine.Se non siete sicuri di aver trovato una tavolata di BB allora allungate le orecchie, se affermano cose tipo “Su quei tornanti parevo Dusty Crophopper” oppure “ma cosa dici, quando ho deciso di fare l’Arcoboom Sonico non ki ha visto più” allora sono sicuramente dei BabbiBiker.Oltre al linguaggio anche i nomi si sono adattati.Le loro moto non si chiamano più Dakota, Poderosa, Attila o Bucefalo ma Bllom, Rainbowdash o Musa. E non l’hanno scelto loro.In genere indossano magliette o felpe con il loro nome, hanno scritto nomi tipo Maverik o Goos o ancora Iceman ma sono felpe che indossano dagli anni ottanta. Adesso si fanno chiamare Saetta McQueen o Marshal, quelli fortunati, Twilight Sparkle e PapaPig quelli che non sanno dire di no alle figlie.Ma la cosa che non potrete mai apprezzare ma che realmente distingue il vero babboBiker è che quando gli si chiude la vena, quando gli sale la bolla al cervello lui nella sua testa non sente le chitarre e la voce vetrata degli AcDc…no, il vero babboBiker intona Let it go di Elsa, direttamente dal film Frozen. E corre come il vento.

due generazioni di BabbiBiker

Quindi carissimi, attenti se individuate uno di questi babbiBiker, anche perché hanno iPhone da 1264GB e sono pieni di foto dei figli che non vedono l’ora di mostrare (bei tempi quando si tenevano al massimo due foto nel portafogli, adesso c’è gente incauta che viene bloccata per ore sul Muraglione da un BabboBiker che mostra la sequenza di foto del figlio sulla moto ferma in garage).
Bene, alla fine di questo posto potreste:

aver capito tutto, riferimenti compresi. Allora siete BabbiBiker
aver capito il senso ma non aver colto i riferimenti, allora forse siete NonniBiker, non siete aggiornati ma capite
non aver capito un cazzo, allora non siete ancora babbiBiker, portate pazienza, è inverno e qualcosa bisogna pur scrivere.