Non faccio il resoconto del Natale (almeno non io, probabilmente lo farà il Dejavu…) ma volevo giusto condividere con voi ciò che Babbo Natale Mastro Geppetto ha portato la notte di Natale a Nana (e si spera che regga anche per il Nano Puzzolone… perchè noi non è che facciamo regali sessisti eh!).
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L’idea è nata da una foto che una mia amica ha postato su fb e che a sua volta aveva preso dal blog di Chicca. Alchè mi son detta… e se lo facessimo anche noi? Tanto Nana cucina con quello che trova, di solito nelle sue pentoline prepara bottoni, cartoncini, coccarde… Mo intanto inizio a preparare il cibo in pannolenci e poi piano piano recupero l’occorrente per la cucina in legno…
Piccolo dettaglio, il tavolino da cui si parte… qui non si trova… e se vuoi farlo tu col compensato alla fine ti costa comunque di più dei 10 euri spesi all’Ikea. Ah… altro dettaglio, l’Ikea in Sardegna non c’è!!! Insomma… nel nostro caso devi avere una volenterosa madrina che a Bari con tanto di e-mail stampata con la lista degli acquisti si reca al suddetto negozio e porta poi tutto il materiale da nonno Mao e nonna Anga che intanto hanno preparato il pacco natalizio per i Dejavu, con tanto di biscotti, cartellate e cibarie di ogni genere…
“Mamma! Mi raccomando, l’importante è che ci fai stare tutte le cose che ti ha dato Marinella!”
“Mòòòòò, ma così è troppo pesante!!!”
“Mamma, sì e no pesa 9 kg, ho tutto monitorato dal sito Ikea, quindi non fare la furba e spedisci tutto! La priorità alla cucina di legno! Non ai dolci!!”
“Meh vabbè… però te lo posso spedire la settimana prossima, che devo fare i gioppini.”
“O_O”
“E comunque… come la devi fare questa cucina? Se tu vedi che bella la cucina in plastica che le ho preso…!”
“Mamma ti prego non infierire, hai già fatto danni, quella cucina la vedrà (se la vedrà) quando verremo a Bari in un futuro abbastamza lontano, quando ormai avrà adorato la mia cucina in legno!” – per chi se lo fosse perso rimando al post sul regolamento natalizio Dejavu.
Dopo una settimana arriva il pacco: 30 kg.
Dopo aver acquistato da un negozio di bricolage il resto dell’occorrente (perchè alla Madrina qualcosa può pure sfuggire nonostante l’e-mail stampata no?) Papasino Geppetto si mette all’opera. Mammapappa cuce la tendina, il guanto presina in pannolenci e altro cibo. Nana gira intorno al padre chiedendo di usare il martello. E poi vuole le brugole, il trapano… insomma mi sa che era meglio una cassetta degli attrezzi per lei, altro che cucina!
Piano piano il mobiletto (è così che l’abbiamo chiamato per depistarla) prende forma. Quando è concluso (durante un suo sonnellino pomeridiano) lo nascondiamo sotto una coperta in un angolo della sua cameretta.
“Mamma, cosa ci devo fare con quella cucina?”
“Amore, ma quello è un mobiletto. Oh guarda, lì c’è una formica!” (cambiamo discorso va’!)
La mattina di Natale svegliamo i pupi e andiamo in salotto dove durante la notte abbiamo sistemato alla ben’e meglio i regali.
“Nana! Hai visto che bella cucina ti ha portato Babbo Natale!!”
“No, quella l’ha cosstuiiita papà! Babbo Natale ha compato le pentole!”
“…!!!…”
Insomma… Babbo Natale la Nana lo immagina così:
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