Magazine Maternità

Babbo Natale non sa leggere : la nostra fiaba di Natale

Da Wising
Babbo Natale non sa leggere : la nostra fiaba di NataleA Cig piace molto ascoltare una favola prima di dormire.
La storia deve essere, preferibilmente, inventata.
Si diverte di più, ma soprattutto sa che può aggiungere qualche dettaglio in più e aiutarmi a immaginare lo svolgimento.
La messa a nanna si è trasformata così nel momento invenzione e fantasia.
Il più delle volte ci troviamo invischiati tra mostri e supereroi e la storia non è un granchè, altre ci divertiamo davvero tanto.
Visto che Natale sarà tra un attimo, vi racconto la favola che abbiamo inventato in queste sere, magari vi piacerà o vi verrà voglia di aggiungere dei pezzi e potremmo farne una favolona collettiva :)
Babbo Natale non sa leggere.
Si avvicina la notte di Natale e come ogni anno Babbo Natale sta preparando tutti i pacchi e pacchettini da consegnare ai bambini. Per qualcuno sceglie le costruzioni, per altri le bambole, a volte preferisce le macchinine, spesso gli piace regalare i libri. E' molto indaffarato, ma come ogni anno tutti i giorni deve spalare via da casa sua montagne di biglietti, cartoline e lettere che i bambini gli scrivono. Le sposta con la pala e poi le mette in ordine: da una parte le cartoline con belle fotografie che andranno a decorare la parete di cucina; dall'altra i biglietti con disegni natalizi che andranno appesi alle pareti della fabbrica dei giochi e da parte ancora le letterine senza figure che lui appende volentieri alle pareti della camera da letto, sono bianche, riposanti e immaginare cosa potrebbe esserci scritto lo fa risposare meglio. Immagina solo perchè, la verità, Babbo Natale non sa leggere.
Ha sempre detto che a lui serve leggere, lui sente con il cuore i desideri dei bambini.
Però.
Dopo tutti questi anni.
Un po' di curiosità gli è venuta.
Cosa gli scriveranno i bambini?
Così ha chiamato la Befana, che invece sa leggere benissimo e dopo le feste insegna alla scuola degli elfi, che non è che una può fare la Befana e basta.
"Befana - gli chiede gentile Babbo - mi leggeresti le letterine dei bambini?"
"Tuuuuttteeee?" chiede spaventata la Befana, guardando le montagne di carta davanti a lei.
"Beh, sì. che ci vorrà mai. Tu sai leggere benissimo, no?"
"Uhm, sì, certo, solo. Dai iniziamo" sorrise gentile la Befana e iniziò la lettura.
Babbo Natale ascoltava con molta attenzione.
Ogni lettera, cartolina o disegno conteneva tanti desideri, ma quelli li sapeva già, con il cuore e piccoli racconti di casa.
C'erano i bambini felici e quelli no; bambini in pace e bambini in guerra; bambini con i genitori; con un solo genitore; con due mamme o due papà. bambini che abitavano al mare e altri in montagna, chi lo aspettava al freddo e chi in costume da bagno; bambini buonissimi e altri che dicevano di essere stati un po' monelli, ma chiedevano di non farci caso. Bambini preoccupati per la scuola o perchè abitavano in una casa senza camino e tu come fai ad arrivare. Piccoli mondi meravigliosi.
Cosa si era perso pensando solo ai regali!
"Secondo te posso imparare a leggere anch'io? - chiese commosso Babbo Natale - voglio poter ascoltare tutti i bambini"
"Ma certo Babbo, ti insegnerò io, alla scuola degli elfi, ci verrai?"
Babbo Natale fece sì sì con la testa e la Befana fu contentissima.
"Mi fai ancora un favore?" chiese Babbo alla Befana
"Dimmi pure"
"Manderesti una letterina a tutti i bambini da parte mia?"
"A tuuuuttiiiiiii??? ma sono tantissimi io non so se ..."
"Beh, che ci vorrà mai. Tu sai scrivere benissimo, no?"
La Befana sorrise e andò a prendere il suo block notes gigante, da mila mila fogli, e la sua penna magica che sapeva scrivere su tanti fogli diversi allo stesso tempo.
"Iniziamo" disse tutta allegra.
"Caro bambino e cara bambina, ti ringrazio tanto per la tua letterina. Sono tanto contento che ogni anno ti ricordi di scrivermi e mi racconti un po' di te. Qui a Babbolandia c'è sempre tanto fare, ma so così poco del mondo là fuori. Grazie mille, mi sento importante quando mi scrivi.
Quest'anno anch'io ho un piccolo regalo da chiederti:
NON LASCIARMI I BISCOTTI DA MANGIARE, sto diventando troppo pancione e passare per i camini è difficilissimo. Mi incastro. Non ci passo. E poi non mi vanno più bene i pantaloni. Andrà benissimo un succo di frutta e delle carote per le mie renne. I biscotti tienili per te, che ci vogliono per fare colazione. Ricordati di andare a dormire presto la notte di Natale, di chiudere bene bene gli occhi che se sbirci io non posso passare e allora poi diventa tutto un pasticcio.
Ti abbraccio tanto. tuo Babbo Natale"
"Uh carina - disse la Befana - ben fatto"
"Dormiranno?"
"Mah. So che c'è la App che promette di rilevare la tua presenza, forse qualcuno sveglio lo troverai"
"In che mondo! Finirà che i regali invece che sotto l'albero mi tocca lasciarli in garage, sai che tristezza"
"Non ci pensare"
"Mi insegnerai anche a scrivere, vero?"
La Befana disse di sì e se ne andò. Mancavano pochi giorni a Natale c'era tanto lavoro da fare.
Babbo Natale andò a dormire stanco e contento. L'anno prossimo avrebbe potuto leggere da solo tutte le lettere. Chissà quante saranno. 1 2 3 4 5 ...mila millaia ...
BUONANOTTE :)

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines