Mi faceva male la cicatrice, non riuscivo a star bene in piedi ma soprattutto avevo paura di non saperlo fare e mi veniva il vomito alla sola idea della cacca.
Sapevo che presto avrei dovuto esser capace di cambiarla a casa come dentro il cesso di un aereo, ma ho cercato di ritardare l'appuntamento con il fatidico primo pannolino zozzo il piu' a lungo possibile.
Al terzo giorno la puericultrice mi ha messo su una sedia a rotelle e mi ha portato di peso alla Pouponniere, come i francesi chiamano quella stanza dove i bimbi sono cambiati, pesati e messi a dormire sotto la custodia delle infermiere. Ho lavato, pulito, cambiato la bimba seguendo le sue istruzioni e quando stavo quasi per chiudere le due alette pensando ok ce l'ho fatta....PLOP.
Ho trattenuto il respiro.
Non ho vomitato
E ho ricominciato da capo.
Da allora, a fare un conto di una media di 6 pannolini al giorno da allora ad oggi, che la Viatrix ha 22 mesi e 1 giorno, fa 3400 cambi. Come tutti i genitori, e specie le madri, gia' poche settimane dopo quel primo pannolino zozzo, avevo acquisito le abilita' prestigiatorie di David Copperfield nel cambiarla e ho iniziato a prendere come una sfida il cambio in luoghi scomodi, instabili, sporchi ed impervi :-)
questa e' la mia personale top 10:
10) il primo cambio nel passeggino che non si reclina, fatto alla stazione dell'autobus di Ginevra mentre diluviava, di ritorno da Londra dove avevo appena comprato il passeggino.
9) il primo cambio nel cesso aereo dopo che la Viatrix ha imparato a rotolarsi. Sono uscita sudata fradicia.
8) il primo cambio nel cesso aereo. Gia' io ho paura di volare, ero terrorizzata dalle vibrazioni.
7) il primo cambio di cacca non prodotta da mia figlia: no, non e' la stessa cosa. A momenti svenivo come quella prima volta in ospedale.
6) il primo cambio utilizzando il mio trolley sdraiato come tavolo, vista la zozzeria dei bagni a pagamento di Milano Centrale prima del restauro. Da allora, ho migliorato la tecnica usando il trolley rigido in poliuretano e non quello di stoffa :-D
5) cambio nel bagno del museo di Villa Borghese a Roma: non c'era spazio sul piano tra i due lavelli, il pavimento era sporco, i cessi erano in condizioni di puzza abnorme.. mi sono messa a fare tutta la faccenda tenendola piedi accanto ai lavandini e quelli che entravano mi dicevano Aho signora ma che non e' mejo se va a cambiarla alla fontana qua fuori?
4) cambio nel passeggino che non si reclina, per una stradina in Austria: nevicava da ogni lato, io stavo accovacciata nella neve, con le mani che senza guanti si stavano congelando, armeggiavo senza vedere intorno alle natiche della Viatrix scafandrata nel sacco del passeggino, che per fortuna si puo' aprire da sotto coi bottoni a pressione (e per fortuna le avevo messo una salopette le cui gambe si aprivano tutte coi bottoni a pressione e dei calzettoni spessi ma non la calzamaglia)
3)quella volta che ero senza passeggino ma solo col mei tai, sui gradini del tempio di Budda a Pechino (i bambini cinesi invece pisciano per strada direttamente perche' hanno i pantaloni con il taglio in mezzo e gli basta allargare le gambe per avere l'uscita).
2) quella volta sul pavimento del pianerottolo di un treno regionale fermo in galleria al buio tra Domodossola e Brig.
1) quella volta sul tetto della Casa Pedrera a Barcellona. Mi immagino d'esser rimasta come sfondo nelle foto di cento turisti nel mentre dell'operazione.
Passando alla questione pratica:
Gia' in questo post trovate delle indicazioni su come attrezzarvi per il cambio in aereo, ma in generale questa lista vale per facilitare l'operazione dovunque vi troviate (in aereo o in treno meglio avere queste cose
pronte in una bustina a portata di mano anziche' dover portarsi dietro tutta la borsa del cambio )
- confezione non ingombrante di salviette umidificate x il cambio (fantastiche in viaggio, ma a casa ricordatevi che compresse di ovatta e latte detergente per il derma sono meglio)
- pannolino di ricambio (nella bustina mettetene 1 e aggiungetene uno nuovo dalla borsa quando tornate al posto per il prossimo giro) (io ho adottato dalla prima taglia disponibile i pannolini a mutandina, piu' veloci da infilare se il bambino si rotola e anche piu' facili da mettere tenendolo in piedi contro di voi)
- crema (meglio se multiuso come per esempio un balsamo alla calendula, cosi' va bene per zona pannolino ma anche punture, arrossamenti della pelle del corpo e del viso e non dovete portarvi dietro troppi prodotti)
- un pacchetto di fazzoletti di carta (non si sa mai se c'e' da asciugare la zona prima o dopo il cambio)
- bottiglietta di gel antibatterico (per le vostre mani ma anche per dare una pulita alla superficie orizzontale su cui decidete di appoggiarvi, sia un fasciatoio sia il piano del lavandino)
- una traversina usa e getta (si tratta di quei fogli di carta imbottiti che sono venduti normalmente nella stessa corsia del supermercato dove trovate i pannoloni per adulti, dimensioni di solito 60x60 o 60x 90) (nella bustina mettetene 1 e aggiungetene una nuova dalla borsa quando tornate al posto per il prossimo giro, se la precedente si e' sporcata e non e' piu' riutilizzabile. calcolate 1 traversina x ogni 3 ore di viaggio, in modo da averne a sufficienza in caso si sporchino) che vi permette cosi' di rendere fasciatoio qualsiasi superficie orizzontale (la vostra valigia, il sedile del treno/autobus, persino il pavimento se non c'e' migliore alternativa ..)
- qualche sacchettino profumato per chiudere il pannolino zozzo e gettarlo alla prima pattumiera
- se il bambino e' molto piccolo aggiungete anche sempre un body di ricambio che certe cacche da latte non perdonano
Altri accorgimenti: vestite il bambino in modo che sia veloce da svestire per cambiarlo on the road, imparate a casa a fare il cambio nel vostro passeggino (anche in quello che non si reclina) che a volte e' il luogo comunque piu' pulito e vicino a disposizione (mettete i prodotti che vi servono sopra la cappottina aperta del passeggino), fregatevene se qualcuno vi guarda male nel caso dobbiate cambiare la creatura sul piano accanto al lavandino dei bagni di ristoranti o addirittura sul pavimento: si devono vergognare quelli del ristorante di non aver pensato di investire gli stessi soldi di una plafoniera in un banalissimo fasciatoio di plastica da montare al muro e tirare giu' a libro. Idem vale per i treni (della serie basterebbe cosi' poco).
Se fa un freddo becco o il cambio e' da solidi, quindi particolarmente difficile da fare nel passeggino, si possono trovare spesso dei bagni puliti o anche attrezzati con fasciatoio nelle gallerie e nei centri commerciali disseminate nei centri delle grandi citta' o, se avete un pizzico di faccia tosta come me, andate alla reception del primo hotel 5 stelle (o 4) che incontrate, spiegando che avete un'emergenza cambio della creatura e se per cortesia hanno un bagno al piano terra da farvi utilizzare. Di solito il personale di questi hotel e' estremamente gentile, hanno sempre un bagno a piano terra (per il personale stesso, per chi usufruisce del bar, per i clienti che stanno nella lobby...) e considerando che potreste essere sempre dei potenziali clienti, non costa loro nulla farvi il favore. Dopo aver cambiato la Viatrix negli sciccosissimi cessi del Beau Rivage di Ginevra, del W di Barcellona e del Bristol di Parigi, ho provato a vedere se la tattica funzionava anche in Italia al Park Hyatt di Milano: nessun problema!
Infine, se siete a Londra non mancate di utilizzare il meraviglioso bagno per cambiare i bambini di Harrods (con anche i camerini per allattare), sullo stesso piano della moda infanzia.
ps
Lasciatemi aggiungere una piccola polemica sull'argomento bagni & baby.
Purtroppo i bagni appositi per cambiare i bambini (esterni ai bagni per adulti cosi' possono farlo sia i papa' che le mamme), cosi' come i bagni delle donne attrezzati con fasciatoio non sono la regola, anche in strutture di grande passaggio come aeroporti e stazioni di servizio, in alcuni paesi piu' che in altri. Mi fa davvero imbestialire che la maggioranza delle stazioni di servizio francesi e tedesche sia attrezzata in tal senso mentre la maggioranza delle stazioni di servizio italiane e svizzere, spesso pure quelle nuove di zecca, no. Indipendentemente dal fatto che l'utilizzo del bagno sia a pagamento o meno.
Sono due anni poi che mi domando perche' se io devo andare in bagno e sono sola con mia figlia nel passeggino, mi tocca piazzarla di fronte alla mia cabina con la porta aperta (e lo stesso dovrebbe fare il Senator, con in piu' anche la faccenda degli urinatoi nei bagni degli uomini che non e' proprio il massimo): capisco che i bagni dei locali privati debbano tenere conto delle dimensioni, ma possibile che in quasi tutti gli aeroporti - stazioni - centri commerciali di Londra o di Varsavia siano arrivati al concetto di fare almeno una cabina sufficientemente larga per entrarci con un passeggino per ogni blocco di toilettes degli adulti, e a Milano no, anche se hanno rifatto i bagni della Stazione Centrale meno di 2 anno fa? Almeno si potesse usare per questa evenienza il bagno per i portatori di Handicap, ormai assai diffuso anche sul suolo italico, ma nel 90% dei casi nemmeno questo e' possibile perche' e' chiuso a chiave per evitare che ci vadano i non portatori di handicap....detta cosi' fa ridere ma quando ho suonato il campanello perche' l'addetto venisse ad aprirmi la stanzina del cambio dei bimbi (gratuita) presente sul mezzanino della stazione di Milano Centrale dove sono les toilettes a pagamento per gli adulti, questi mi ha detto: signora mandi via tutti quelli che entreranno per usare il bagno degli handicappati (la porta di ingresso per accedere alla stanzina per cambiare i bimbi e' la stessa del corridoio che porta al bagno per i disabili , a sua volta ancora chiuso a chiave).
Nei 5 minuti che ho eseguito l'operazione saranno entrate almeno 10 persone, di cui 10 di eta' adulta, piu' della meta' donne, nessuna con bambini, un paio con borsa luis vuitton originale al braccio e all'apparenza t tutte in grado di intendere il significato del simbolo bianco in campo blu DISABILI BAMBINI applicato in formato 50x50 sull'esterno della porta...