Bacche di Mirtillo

Da Cristina Aloisi @Lunapets

Pianta attinente alla famiglia delle Ericacee, le bacche di mirtillo nero grazie sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e vasodilatatrici, aiutano nella cura dei disturbi del sistema cardiocircolatorio. Le bacche di mirtillo hanno molti acidi organici (costituenti costanti di tutti i vegetali) come il malico e citrico, i zuccheri, i tannini, la pectina, le vitamine A, B e C, i glucosidi antocianici (gruppo di composti chimici) come la mirtillina il quale, oltre a dare al frutto il suo colore, diminuisce l’assorbenza dei capillari e rafforza la struttura del tessuto connettivo che sorregge i vasi sanguigni, migliorandone l’elasticità e il tono. Questi principi attivi contenuti nelle bacche di mirtillo nero, hanno la proprietà di essere protettrici dei capillari ed è considerata come una pianta adatta al trattamento dei disturbi circolatori, in particolare quelli di origine venosa compresa la fragilità capillare soprattutto quella della retina dell’occhio. Questi principi, nutritivi coadiuvati dagli antocianosidi, bloccano la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’ossidazione delle particelle di colesterolo LDL, costrette dal rame, che è la causa fondamentale della formazione delle placche arterosclerotiche nelle pareti dei vasi sanguigni. Le antocianine delle bacche di mirtillo hanno anche un effetto antisettico utile nel trattamento della diarrea, delle coliche dolorose addominali e delle cistiti. Per la tradizione nordica le bacche di mirtillo erano considerate una pianta in grado di proteggere dalla malasorte. In Scandinavia i suoi rami venivano usati nella cerimonia del “Piccolo Yule” (il 13 dicembre), un rito associato alla stella del solstizio d’inverno, conosciuta nella tradizione nordica come “portatrice di torcia”.


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