Lo so che a molte persone questo discorso sembrerà un po’ esagerato, ma è da un po’ di tempo che mi accorgo che le stesse ricette preparate con ingredienti di qualità diversa danno prodotti diversissimi, e non parlo solo di qualità finale, ma anche di problemi di alterazione delle dosi. Mi è capitato a volte di usare del cioccolato bianco comune (di quelli che si trovano facilmente nei supermercati) e di accorgermi, eseguendo certe ricette, di pensare che fosse sbagliata la grammatura dello zucchero, oppure mi è capitato di usare della frutta secca qualsiasi (magari, come spesso capita,tenuta all’aria per settimane) e di non ottenere quel “non so che” che differenzia un biscotto di qualità superiore da uno comune …Tutto questo che per dirvi che secondo me, soprattutto nelle ricette molto semplici, con pochi basilari ingredienti, è in assoluto la qualità, la tipicità dell’ingrediente che fa il dolce più buono ed equilibrato, oltre alla modalità di esecuzione e di cottura si intende. Con questo non voglio dire che si deve spendere sempre un patrimonio per fare un buon dolce, ma solo che investire un po’ di tempo e di soldi per reperire buone materie prime è una cosa che alla fine fa guadagnare in salute, oltre che in gusto.
Abbiamo un paese bellissimo e ricchissimo di tipicità, a chi non è capitato di imbattersi in mercatini o manifestazioni del gusto e di trovare produttori di altre regioni che propongono le loro eccellenze e magari neanche a prezzi esagerati? Non sempre bisogna ricorrere a costose spedizioni per riuscire ad avere delle ottime mandorle siciliane, delle asciuttissime nocciole piemontesi od un favoloso cioccolato di Modica…
Ma ora veniamo alla ricetta. Questi non sono i baci di dama tradizionali che ho postato parecchio tempo fa qui e che rispettano fedelmente la tanto conosciuta ricetta dei dolcetti piemontesi; a quelli di oggi ci sono arrivata con un po’ di esperimenti, li ho adattati al mio gusto personale e devo dire, che, usando ottimi ingredienti, sono venuti davvero buoni e carini, sembrano usciti da un bosco!
Ingredienti:
30 gr di cacao amaro 100 gr di nocciole tostate tonde gentili delle Langhe 50 gr di zucchero semolato140 gr di farina 00100 gr di buon burro30 gr di zucchero di canna100 gr di cioccolato bianco di ottima qualità (ho provato l’Ivoire Valrhona)
Tritare finemente al mixer i primi 4 ingredienti per ottenere una polvere fine. Mettere in un recipiente, aggiungere il burro a dadini e con le mani impastare tutto velocemente. L’impasto sarà piuttosto morbido; mettere in frigo almeno un’ora. Dividere l’impasto in quattro e modellare, senza maneggiare troppo ,dei cilindretti del diametro di circa un centimetro. Tagliare dei pezzetti di un centimetro circa e con le mani modellare delle palline. Disporle su una placca rivestita di carta da forno e rimettere in frigo per almeno trenta minuti. Infornare a 130°C (se statico un po’ di più) per 30 minuti circa, comunque fino a quando al tatto non saranno più morbidi. Farli raffreddare perfettamente nella teglia senza toccarli, sono fragilissimi da caldi; appena freddi staccare i gusci ed unirli a due a due con cioccolato bianco temperato o semplicemente sciolto a bagnomaria e lasciato leggermente raffreddare.Si conservano benissimo per giorni se al riparo dall’umidità, in scatola di latta o di vetro, o se si vuole anche incartati uno ad uno in poca carta stagnola, tipo cioccolatino.
Nota: Io ho usato lo zucchero di canna, da aggiungere assolutamente alla fine perché l’unica cosa che non mi piace molto dell’impasto dei baci in generale è l'eccessiva pastosità. In questo modo vengono belli croccanti, ma se vi da’ fastidio la granulosità un po’ accentuata di questo tipo di zucchero, si può tranquillamente usare quello semolato.