Magazine Diario personale

Back for good.

Da Tofina
Non scrivo da due mesi anche se in pochi se ne saranno accorti.Quella della mancanza di tempo è una scusa del cacchio, lo sappiamo tutti.Anche con una bambina di sei mesi in casa il tempo per scrivere un post alla settimana potrei anche trovarlo, così come riesco a mettermi, a volte, lo smalto, a leggere, a cazzeggiare delle ore su internet o a dedicarmi a chat di gruppo con amiche mamme e amiche di twitter.E allora non lo so. Ammiro Laura, Michela, la Iaia e tutti quelli che riescono a trovare la voglia, l'idea, l'ispirazione, il coraggio di andare oltre il "Ma cosa gliene frega alla gente di leggere le mie due cagate messe in croce?" e scrivere. Al momento mi manca. Mi mancano forse gli argomenti. Per quanto io provi a rimanere collegata col mondo, negli ultimi sei mesi la mia vita prevalentemente gira intorno a quella bambinella di là, ai suoi progressi, ai nostri progetti, alle mie paure.  Ma cosa gliene frega alla gente di vedere come ho sistemato camera sua?Ma cosa gliene frega alla gente di sapere che da quando sono mamma mi autodiagnostico malattie mortali ogni due giorni ed ho il terrore di lasciarla sola?Ma cosa gliene frega alla gente di sapere che serie tv guardo, che libri leggo, se vado in piscina o faccio qualcosa per perdere questi 3 kg, souvenir della gravidanza?Non lo so.Però scrivere mi manca, perché è una cosa che ho sempre fatto e ricominciare a farlo vorrebbe dire non perdere definitivamente il legame che c'era con quella che ero sei mesi fa. Perché sono sempre io, mannaggia. A volte me lo dimentico, inghiottita dagli eventi, ma sono sempre io.

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