Un posto colorato in cui diventi un bambino grande, alle elementari.
Un luogo di piena transizione e trasformazione, alle medie.
Il fulcro delle scoperte di vita e dell'affermazione del proprio io, alle superiori.
Se dovessi fare un disegno che rappresenti i tre stadi scolastici ci sarebbero delle matite colorate, un mappamondo e una chiave, anzi un mazzo di chiavi.
I cinque anni delle elementari li ricordo come un luogo ancora pieno di colori, colori forti e decisi, su di uno sfondo verde liberty, il colore dominante della mia scuola elementare Regina Margherita.
Poi ne seguirono tre di medie, decisamente mediane, mediocri, meditabonde, nelle quali ci si puo' accorgere che c'è un mondo, fuori ma soprattutto dentro di te.
Per poi approdare alla scuola superiore. Superiore alle altre, superiore agli altri.
Difficile uscirne con una sola chiave, fortunati a uscirne con un bel mazzo.
E mazzo sarà anche la parola chiave di tutto ciò che ne seguirà.
Io comunque a scuola non ci tornerei, e voi?
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