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#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher Moore

Creato il 21 aprile 2015 da Erika Zini @erika_zini

#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher MooreNasce oggi una nuova rubrica - chiamiamola così - volta a recuperare tutto il volume di materiale accumulato nel periodo in cui non avevo ancora aperto il blog e che giace da tempo immemore negli scantinati della memoria di svariati pc, alcuni ormai adatti solo al riciclo.

Ebbene, userò l'hashtag #BackInTime per riferirmi a tutto quello che è passato e che pubblicherò quindi d'ora in poi, interviste audio, vecchie recensioni, interviste ad autori stranieri. Insomma, tutto quello che avrei inserito qui se Wonderful Monster fosse nato prima.

L'articolo di oggi - il primo! - riguarda un autore che ho decisamente adorato dopo aver letto Un lavoro sporco (se non l'avete ancora letto FATELO, anche perché ad agosto uscirà Secondhand Souls il seguito, dopo ben 8 anni, ma non finisce qui - quanto è lunga 'sta parentesi? - perché Un lavoro sporco è stato trasformato in una serie TV dalla Universal Cable e partirà - negli USA - nell'estate 2015)

), uno di quei libri che porta automaticamente lo scrittore in cima alla tua lista di letture in modo che qualsiasi cosa esca di suo tu lo leggerai, meglio, lo DOVRAI leggere.

Nel 2009 la casa editrice Elliot portò in Italia Suck! Una storia d'amore di Christopher Moore. Inutile dire che mi ci sono fiondata immediatamente sopra. Le sue capacità sono risultate sempre ottime ma il libro era senz'altro inferiore al capolavoro (mia opinione, eh!) precedente, spiazzante a tratti perché, non ho capito perché, ma questo è il secondo volume di una trilogia ma, ma, e il primo?

Vabbeh, diciamo che ho colto l'occasione per intervistare l'autore e domandargli di tutto ^_^ . Ecco, di seguito trovate l'articolo per intero come scritto esattamente il 16/10/2009!

E' uscito il libreria il nuovo atteso lavoro di Christopher Moore, "Suck - una storia d'amore", pubblicato da Elliot dopo il notevole successo di Un lavoro sporco. Un libro che parla di vampiri, ma totalmente diversi da qualsiasi immaginario: divertenti, imbranati e ... innamorati. E per parlarne, abbiamo intervistato l'autore.

#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher Moore
E' un giorno come un altro quando Tommy si sveglia e si rende conto di essere diventato un vampiro, per mano (o meglio per denti) della sua bella e sexy vampira-fidanzata Jody. L'inizio, quindi, di una nuova strana vita che li pone davanti a scelte pericolose senza la minima preparazione. Innanzitutto, devono trovare qualcuno che curi i loro interessi di giorno, quando dormono il " sonno dei morti" così come devono trovare un posto a quella statua di bronzo che contiene il vecchio vampiro Elijah, colui che trasformò Jody. Per non parlare degli Animali, ex colleghi di lavoro di Tommy e ammazza vampiri occasionali. Certo, a complicare il tutto, faranno la loro comparsa una serie di curiosi personaggi, capitanati da una prostituta tutta dipinta di blu.

Riusciranno, quindi, Tommy e Jody a sopravvivere in questo nuovo mondo tutti soli?

Ma non finisce qui perché in Suck! ritroviamo uno dei personaggi più divertenti, l'Imperatore con i suoi fidi Bummer e Lazarus (chi ha letto Un lavoro sporco sa già di cosa parliamo) e facciamo la conoscenza di un nuovo personaggio: Abby Normal una ragazzina emo che Jody e Tommy riusciranno ad "assumere".

Suck! è un libro divertente e spassoso, come Christian Moore riesce a confezionare. Peccato che non lo si riesca ad apprezzare appieno perché si tratta del secondo libro di una trilogia: leggendolo si ha la netta sensazione, già dalla prima pagina, di essersi persi qualcosa e man mano che si va avanti questa sensazione cresce. Certamente un buon libro "di mezzo" ma consigliamo, a chi può, di leggere comunque il 1° della serie (solo in inglese) dal titolo "Bloodsuck Fiends". La casa editrice al momento non parla di pubblicazione in italiano, ma crediamo che se ne avrà il coraggio sarà certamente ripagata in termini di successo. [ Edit del 21/04/2015: a distanza di 8 anni non si sono visti né il 1° né il 3°]

Comunque, un libro che consigliamo, anche se non "il meglio" di Moore.

Ecco cosa gli abbiamo chiesto, durante una mail-intervista:

    Christopher, Suck è stato pubblicato ora in Italia ma sappiamo che fa parte di una serie partita nel 1995 con "Bloodsuck Fiends". I protagonisti sono vampiri, e totalmente diversi dallo stereotipo comune, oggi molto influenzato dai libri della Meyer. Su quest'onda infatti molti sono gli autori che recentemente hanno pubblicato la loro versione dell'argomento. Nel tuo caso, il primo libro è stato scritto molto tempo prima: come mai hai deciso di parlare di vampiri?

Alcune tra le prime storie che scrissi erano storie di vampiri, si parla dei lontani anni '70 quando ancora andavo a scuola. Ho iniziato a scrivere pensando di essere uno scrittore horror, prima di scoprire che ero uno scrittore umoristico, così i vampiri sono stati una scelta naturale. Quindi quando è stato il momento di scrivere la mia storia di vampiri, ho voluto divertirmi con loro e avere personaggi che non fossero drammatici come in tutte le precedenti storie di vampiri.

[risposta originale: Some of the first stories I ever wrote were vampire stories, way back in the late 70s when I was a still in school. I started out thinking that I was a horror story writer long before I found out I was humor writer, so the vampire is a natural choice. When it was time to write my own vampire novel, I wanted to have fun with it, and have characters who weren't so inherently dramatic as I'd seen in previous vampire stories.]
    In questo libro c'è un personaggio molto divertente, già conosciuto in Un lavoro sporco, ovvero l'Imperatore. Come mai? E come nasce questo personaggio?

#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher Moore
L'imperatore si basa su una persona reale, Joshua Norton, che si è autoproclamato Imperatore di San Francisco nel 1860. Sia Jack London che Mark Twain crearono personaggi basati sull'Imperatore Norton, Twain nel suo libro Huckelberry Finn, chiamando il personaggio "Il Re". Anche i cani, Bummer e Lazarus [ cliccate qui per approfondimenti sulla storia di San Francisco e degli "originali" Bummer e Lazarus, ndr], si basano su cani veri adottati dalla città nell'800. Mark Twain scrisse un elogio funebre* per Bummer sul San Francicsco Examiner.

[risposta originale: The Emperor is based on a real person, Joshua Norton, who declared himself the Emperor of San Francisco back in the 1860s. Jack London and Mark Twain both wrote characters based on Emperor Norton, Twain in his book Huckleberry Finn, named the character "the King". The dogs, Bummer and Lazarus, are also based on real dogs adopted by the city in the 1800s. Mark Twain wrote the obituary for Bummer in the San Francisco Examiner]
    Sappiamo che prima dello scrittore ha fatto tantissimi lavori e per nostra fortuna ha scelto proprio questo. Com'è nata l'idea di iniziare questa carriera e se e in quale misura tutti questi lavori hanno aiutato il Christopher Moore scrittore?

Ho cercato di pubblicare un libro fin da quando ero a scuola, ma non ho avuto fortuna , così ho fatto altre cose per mantenermi. Tutti i diversi lavori che ho fatto mi hanno dato molto materiale e personaggi per i miei libri. La maggior parte dei miei libri include personaggi che hanno fatto cose che io stesso ho fatto per vivere.

[risposta originale: I had been trying to publish when I was still in school, but had no luck, so I did other things to support myself. All the different jobs have given me great material and characters for my books. Most of the books include characters who are doing things that I have done for a living. ]
    Una caratteristica comune ai suoi libri e alla sua scrittura è una visione comica e tragica della realtà, dove anche gli elementi soprannaturali sono quasi analizzati matematicamente. E' così che vede il mondo?

Credo di vedere il mondo in modo divertente, ma una storia deve essere strutturata matematicamente, questo probabilmente l'aspetto che hai notato. A volte devi guardare più da vicino gli aspetti della vita per trovare dell'umorismo e i miei lettori leggono le mie storie per il divertimento non per la tragedia.

[risposta originale: I think I see the world in a humorous way, but a story must almost be structured mathematically, so that my be the analytical aspect that you are seeing. Also, sometimes you have to look more closely at aspects of life in order to find the humor, and my readers come to my work for the comedy, not the tragedy.]
    Nei suoi libri racconta di personaggi spesso sfortunati che loro malgrado si trovano invischiati in situazioni oltre il limite della ragione e spesso non sanno come cavarsela: secondo lei quando una situazione terribile e angosciosa può invece diventare comica e grottesca?

#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher Moore
Beh, quasi tutto può divertarlo. Una volta che inizi a lavorare su una storia sovrannaturale senza avere le regole dettate dalla realtà da rispettare, puoi far funzionare qualsiasi cosa e tutto diventare divertente.

[risposta originale: Well, so far almost anything. Once you start working with a supernatural story you don't have the rules of reality to obey, so you can make almost anything work and almost anything funny]
    Un'altra costante, presente anche in Suck! è la morte: cosa pensa lei della morte?

Io penso che sia sempre costante, sempre presente. Già nella prima storia scritta L'Epopea di Gilgames [si tratta di un poema epico sumerico, scritto in caratteri cuneiformi su tavolette d'argilla che risale a circa 4500 anni fa, qui le info]. Questo scritto è considerato il primo poema della storia ci è stato detto " Goditi la tua vita e quella degli altri, perché quando gli Dei hanno creato l'uomo, hanno tenuto per loro l'immortalità". Scrivo le mie storie per divertire e dare gioia ai miei lettori oggi, non per dare prospettive sulla morte. Non so cosa sia "la morte", ma so che è sempre presente. Penso dipenda dalla tua fede e dalla tua immaginazione, o da entrambe le cose, se c'è qualcosa dietro quello che si sa del termine della vita.

[risposta originale: "I think it is always constant, it IS always present. Even in the first written story, The Epic of Gilgamesh, we are told, basically, "Enjoy your life and each other, for when the gods made man, they kept immortality for themselves." I write my stories to give entertainment and joy to my readers now, not to give perspective on the nature of death. I don't know what "death" is, but I know it's always there. I suppose it depends on your faith and imagination or both, if there's anything beyond what can be known as the end of life."]
    A cosa sta lavorando al momento? Può darci qualche piccola anticipazione sul seguito di Suck!?

#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher Moore
Bene, in Bite me: A Love Story***, la città di San Francisco è minacciata da Chet, l'enorme, rasato, gatto vampiro e dai suoi gattini servitori, e Abby Normal, la vivace ragazza goth assistente dei vampiri, dovrà combattere contro di loro per salvare la sua città insieme al suo focoso fidanzato con i capelli tagliati come nei Manga, Foo.

[risposta originale: Well, in Bite Me: A Love Story, the city of San Francisco is menaced by Chet, the huge, shaved, vampire cat, and all his vampire kitty minions, and Abby Normal, perky goth girl vampire assistant, must battle them and save her city with the help of her hot, Manga-haired boyfriend, Foo.]

SUCK, UNA STORIA D'AMORE
Autore: Christopher Moore
Formato: Brossura
Pagine: 285
Titolo originale: You Suck. A Love Story
Editore: Elliot Edizioni
Codice EAN: 9788861920866

#BackInTime: Suck! – intervista a Christopher Moore
Ed eccoci arrivati alla fine: che ne pensate di questa rubrica? Magari è anche l'occasione per scoprire, riscoprire o approfondire autori e libri estremamente validi e che magari per sbaglio o per TBR List infinite abbiamo lasciato da parte.

Per quanto riguarda lui, Christopher Moore nel frattempo ha pubblicato numerosi romanzi tra cui segnaliamo Il vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù (dissacrante parodia tragico comica della vita di Gesù vista dal punto di vista del suo migliore amico Biff) e Fool (dove Moore trae ispirazione da una delle più grandi tragedie di Shakespear - Re Lear - per una storia provocatoria e divertente).

Ok, siamo davvero alla fine. Leggete Un lavoro sporco (no, non mi è piaciuto proprio per nulla

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) e ci risentiamo a lettura terminata!

^_^


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