Sono sincero: comincio a non poterne più della facile quanto ovvia campagna contro Donald Trump che sta diventando una delle più palesi dimostrazioni del potere delle elites di Wall Street che hanno costruito un loro candidato, Marco Rubio e che comunque non vogliono chiunque non appartenga al tradizionale circolo magico del potere, non esclusa, anzi inclusissima Hilary Clinton, la candidata del complesso militare. Ma non è certo questo che mi stupisce: mi infastidisce invece il fatto che le polemiche contro Trump lavorano sia per asserzione che per negazione: mettere in luce gli istinti primordiali di Trump e in qualche modo la sua bestialità serve soprattutto a nascondere i bassi istinti dei suoi concorrenti, le loro dichiarazioni guerrafondaie, la pistola fumante della Clinton a Kiev, i venti di guerra che evocano, l’instancabile lotta di classe al contrario di cui sono campioni.
Ecco uno spot elettorale di Ted Cruz che dà la perfetta misura di chi sono costoro e come possano essere anche peggio di Trump.