Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu si prepara a fare piazza pulita agli Oscar con un successo incontrastato alla 69° edizione dei BAFTA Award: quattro premi invece per Mad Max - Fury Road... eccovi tutti i vincitori!
Ormai appaiono sempre più simili agli Oscar i British Academy Film Award, i prestigiosi riconoscimenti assegnati ogni anno dalla British Academy of Film and Television Arts ( BAFTA): nelle scorse edizioni, infatti, i vincitori di questi due premi hanno coinciso per la maggior parte delle categorie, e anche quest'anno le analogie fra i due riconoscimenti sembrano destinate a ripetersi. Assegnati domenica sera alla Royal Opera House di Londra, nel corso di una cerimonia presentata dal comico Stephen Fry, i BAFTA Award hanno confermato in sostanza tutti o quasi i frontrunner per la corsa all'Oscar, con Revenant - Redivivo a fare la parte del leone. Nel corso della serata c'è stato spazio pure per l'omaggio al grande attore americano Sidney Poitier, 88 anni: l'interprete di film come La parete di fango, I gigli del campo, La calda notte dell'ispettore Tibbs e Indovina chi viene a cena? ha ricevuto infatti il BAFTA alla carriera. Ecco qual è stato invece l'esito delle sfide nelle varie categorie competitive...
CINQUE PREMI PER REVENANT, LEONARDO DICAPRIO MIGLIOR ATTORE
Dopo la vittoria ai Golden Globe, Revenant continua a raccogliere riconoscimenti e alla 69° edizione dei BAFTA Award, dove concorreva in otto categorie, il dramma campione d'incassi diretto dal messicano Alejandro González Iñárritu ha ottenuto ben cinque premi: miglior film, miglior regia per Iñárritu, miglior attore per Leonardo DiCaprio, miglior fotografia per Emmanuel Lubezki e miglior sonoro (tutte categorie che vedono Revenant favoritissimo pure agli Oscar). Oscar prenotato anche per l'americana Brie Larson, intensa protagonista del dramma Room di Lenny Abrahamson, che nella gara per il premio come miglior attrice ha prevalso sull'irlandese Saoirse Ronan, in corsa per Brooklyn; in compenso il mèlo sentimentale di John Crowley, su sei nomination, ha ottenuto il BAFTA come miglior film britannico. Il ponte delle spie di Steven Spielberg, che concorreva con un totale di nove candidature, è valso il BAFTA come miglior attore supporter a Mark Rylance, stimato interprete inglese di cinema e teatro, mentre il premio come miglior attrice supporter è stato attribuito a un'autentica eroina nazionale: Kate Winslet, che dopo i premi nel 1995 per Ragione e sentimento e nel 2007 per The Reader ha collezionato il suo terzo BAFTA grazie a una superba prova nel biopic Steve Jobs di Danny Boyle.
GRANDE SUCCESSO PER MAD MAX: FURY ROAD
La 69° edizione dei BAFTA Award ha assistito anche al successo di Mad Max: Fury Road, il blockbuster futuristico realizzato dal veterano George Miller. Escluso da tutte le categorie principali dei BAFTA, a differenza degli Oscar, Mad Max: Fury Road ha trasformato però le sue sette nomination in quattro statuette nelle categorie tecniche: miglior montaggio, miglior scenografia, migliori costumi e miglior trucco e acconciature. Risultati piuttosto prevedibili anche in molte altre categorie, a partire dal trionfo di Inside Out di Pete Docter, il capolavoro della Pixar, come miglior film d'animazione, e di Amy di Asif Kapadia, intimo ritratto della popstar Amy Winehouse, come miglior documentario. Thomas McCarthy e Josh Singer hanno portato a casa il BAFTA per la miglior sceneggiatura originale per il dramma giornalistico Il caso Spotlight (tre nomination), mentre Adam McKay e Charles Randolph hanno vinto il premio per la miglior sceneggiatura adattata per la black comedy sull'alta finanza La grande scommessa (cinque nomination). Star Wars - Il risveglio della Forza, oltre ad aver ottenuto il prevedibile trofeo per i migliori effetti speciali, ha visto uno dei suoi interpreti, John Boyega, ricevere lo speciale Rising Star Award, premio assegnato dal pubblico. Il maestro Ennio Morricone, invece, ha vinto il BAFTA per la colonna sonora del western The Hateful Eight di Quentin Tarantino; per Morricone si tratta addirittura del sesto BAFTA della sua carriera dopo quelli vinti, fra il 1979 e il 1990, per I giorni del cielo, C'era una volta in America, Mission, Gli intoccabili e Nuovo Cinema Paradiso.
LE SORPRESE E LE OMISSIONI, DA CAROL A EX MACHINA
Pochissime sorprese, insomma, nel corso della cerimonia dei BAFTA, benché qualche vincitore inaspettato non sia mancato. Il premio per la miglior opera prima, ad esempio, è andato al regista Naji Abu Nowar e al produttore Rupert Lloyd per Theeb, un dramma ambientato durante la Grande Rivolta Araba durante la Prima Guerra Mondiale e attualmente candidato all'Oscar per la Giordania. La vittoria di Theeb è arrivata a scapito del grande favorito della vigilia, il thriller di fantascienza Ex Machina dell'esordiente Alex Garland, che ha visto sfumare tutte le sue cinque nomination, pur essendosi rivelato uno dei titoli più apprezzati da critica e pubblico del 2015. Theeb era candidato inoltre tra i film stranieri, dove però si è imposta una pellicola datata 2014, Storie pazzesche, commedia grottesca a episodi firmata dall'argentino Damián Szifron. Ma Ex Machina non è stato l'unico film pluricandidato a terminare la serata dei BAFTA a mani vuote: fumata nera anche per il melodramma omoerotico Carol di Todd Haynes, con ben nove nomination, per il blockbuster sci-fi Sopravvissuto - The Martian di Ridley Scott (sei nomination) e per il dramma in costume The Danish Girl di Tom Hooper (cinque nomination).
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