La Bocconi, sparuto fiore internazionale all'occhiello nel panorama delle nostre università così bistrattate in un paese drammaticamente miope che non si decide ad investire in cultura e ricerca, l'unica strada foriera di progresso e cambiamento, ha aperto le sue porte alla città organizzando una tre giorni d'arte. Occasione da non perdere per visitare interni ed esterni del campus universitario, rendersi conto della sua espansione nella città, vedere opere di artisti contemporanei inseriti e valorizzati in grandi spazi che accompagnano il percorso giornaliero dei giovani che studiano e si preparano al loro futuro.
Bello vedere i ragazzi chiacchierare sotto gli alberi o sotto i bronzi di Arnaldo Pomodoro. Le opere d'arte contemporanea in esposizione si integrano armoniosamente con le geometrie e la linearità delle architetture del campus. Spazi pensati per ospitare la didattica e la vita universitaria, ma anche occasione di incontro e confronto con la città. Un buon servizio di guide accompagnavano il pubblico nella scoperta di opere e spazi.
Parete di Marco Casentini
filo a piombo di Franco Mazzucchelli
Uguale- Contrario di Mauro Staccioli
La seconda edizione di BAG, frutto della collaborazione con gallerie, fondazioni, collezionisti e con gli artisti stessi, presenta oltre 60 opere tra pitture, sculture, installazioni e fotografie. Alcune creazioni sono state pensate e realizzate appositamente per gli spazi dell'Università. Le opere donate, come per esempio "La cancellazione del debito pubblico" di Emilio Isgrò avranno collocazione stabile nell'Università, l'installazione per le altre, momentaneamente prestate, avrà durata di un anno e mezzo.
Composit di Anna Maria Tulli
Mi ha particolarmente interessato questa creazione del 2007 di Diamante Faraldo, un mappamondo alla rovescia, con l'Africa e l'America del sud che si affacciano sul Mar Glaciale Artico. Anche il titolo fa riflettere:" A nord del futuro".