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Creato il 19 febbraio 2012 da Malvino
“Gli agenti dell’Fbi lo hanno bloccato intorno a mezzogiorno davanti alla sede del ministero del lavoro a Washington, a due passi da Capitol Hill. Amin Khalifi, 29 anni di nazionalità marocchina, era convinto stesse per compiere un attacco suicida contro il Congresso. Ma in realtà la sostanza che portava indosso, sotto una veste, non era esplosiva. A fornigliela sarebbero stati alcuni investigatori che lo controllavano da settimane, e che per incastrarlo si sono spacciati per emissari di al Qaeda. L’indagine dell’Fbi sarebbe partita più di un anno fa, dopo che alcune conversazioni telefoniche dell’uomo - arrivato negli Stati Uniti a 16 anni e da tempo immigrato clandestino, residente ad Arlington, in Virginia - sarebbero state intercettate. Conversazioni in cui Khalifi avrebbe parlato della sua intenzione di compiere un attentato. Qui è scattata la trappola degli agenti dell'Fbi che, spacciatisi per membri dell’organizzazione terroristica numero uno al mondo, avrebbero fornito all’uomo un finto abito-bomba ed una pistola non funzionante” (America Oggi, 18.2.2012).Non andava espulso appena è stato identificato come immigrato clandestino? Si è preferito lavorarlo, e per un anno, dando solidità alle sue intenzioni, chissà quanto solide inizialmente, e fornendogli assistenza, sebbene fosse tutta ingannevole, fino a munirlo dei mezzi, anche se inefficaci. Potremmo dire che la colpevolezza di Amin Khalifi è stata pazientemente costruita: il terrorista è stato confezionato a partire da qualche sua frase colta da Echelon.Ho molte perplessità su questo modo di combattere il terrorismo: quella dell’Fbi non è stata una indagine, come è stata definita, ma una operazione; un attentato è stato sventato, ma dopo averlo incoraggiato e in buona parte preparato; le risorse impiegate a tale scopo sono state spropositate rispetto al risultato, anche concedendo che avessero come secondo fine quello deterrente. Perplessità sul piano della legalità, relativamente al metodo, ma anche nel merito, cioè riguardo la reale efficacia di tali strumenti. 

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