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Baila!

Creato il 19 luglio 2012 da Vidi

Baila!Ho già parlato lo scorso anno delle mie estive mattine ginniche, ossia del mio andare a spasso per la città in estate la mattina presto.
Anche quest'anno ho ripreso i miei giri podistici al centro e anche quest'anno lo scenario è da 'Il mattino ha la geriatria in bocca'.
Infatti la maggior parte degli atleti delle ore antelucane ha più o meno la mia età e arranca in una disperata battaglia coi chili e l'artrosi sui basoli del corso sotto lo sguardo in parte invidioso in parte irridente di un'altra geriatria più sedentaria, seduta davanti ai laboratori di analisi, già in fila dalle 6,30 di mattina anche se il laboratorio apre alle 8.
Se chiedete loro perché vanno lì due ore prima vi risponderanno che  accossì nun avimm'aspettà ddoie ore  doppo, quasi che le ore di prima non valgano lo stesso.
Molti ginnasti mattutini sono in coppia o in gruppo, ma ce ne sono anche tanti, come me, che ansimano da soli. E per tenere un po' il ritmo, noi single dello sport siamo quasi tutti mp3 muniti.
La sordità incipiente non ne è favorita, ma queste cuffiette nelle orecchie fanno tanto gggiovane e, se il ritmo della canzone è buono, il sound aiuta a camminare, anche se a volte causa strane andature.
Stamattina ad esempio stavo sentendo in cuffia un bel merengue,  molto trascinante, quello che si sente in sottofondo ora qui sul blog, e invece che camminare ho cominciato ad accennare qualche passo di danza.
Danza mo'... diciamo che avevo una strana andatura, un miscuglio di passi larghi eBaila! passi stretti, di doppio passo in avanti e di saltelli uno in  avanti e uno indietro, il tutto fuso in una movenza saltabeccante a metà tra l'ubriaco e l'inizio del Parkinson.
Ero lì che mi divertivo un sacco, quando qualcosa mi ha costretta a girarmi verso destra: era lo sguardo fisso di uno dei signori in attesa davanti ad un laboratorio di analisi che non mi staccava gli occhi di dosso.
Il primo istinto sarebbe stato dirgli 'Ne', ma che tieni da guarda'!?', poi ci ho ripensato, l'ho fissato, gli ho sgranato un bel sorriso a 32 denti stile Fernandel, ho accennato un passo di samba con la mano sulla panza ed esclamando un 'Olé' accompagnato da un gesto delle mani similtorero che evita il toro sono andata via ondeggiando e saltellando ancor di più e lasciandolo certamente convinto che sarei stata più adatta a far la fila per le analisi visto il mio precario stato psicofisico.


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