L'atleta si presenta abbigliato come si conviene per l'inverno friulano, ma il meteo rende fastidiosi e persino irritanti i costosi capi termici: le conseguenti espressioni di soffocamento ricordano gli orsi bianchi allo zoo nel mese di luglio.
Unici in canotta e pantaloncini sono i tamugni sloveni, che si però si presentano mezzi nudi anche quando il termometro è sottozero e quindi non fanno testo: loro sono una specie di orso endemico di queste terre.
Il pacco gara viene in soccorso agli accaldati: ci si spoglia al volo e la maglietta souvenir di cotone grigio sostituisce il giubbotto in goretex fluo. Certo, non è il massimo dell'estetica
I calzini friul-chic solo per le grandi occasioni
e svolazza intorno ai pantaloni aderenti a mo' di grembiule, ma almeno si sta freschi.La seconda sorpresa del pacco gara (come in un cono gelato il bello sta in fondo) sono un paio di calzini sportivi dall'ispirazione fulminante: arancioni con fascia intorno alla caviglia che riproduce l'Ara Pacis, monumento locale.
Sono bellissimi e personalmente li indosserò solo nelle grandi occasioni: maratone internazionali, matrimoni e riunioni.
Il percorso di gara, dalla caratteristica forma a "girino" che parte da Medea (GO), attraversa l'Isonzo, arriva in provincia di Udine e dopo un tour di 360° sopra l'autostrada A4 rientra alla partenza con una leggera salita.
Il percorso dalla classica forma a "girino"
L'arrivo della mezza maratona (21km) fa scattare gratificazioni improprie: chiudo in 1h 46' con le gambe a pezzi e mi consolo scoprendo che appena dietro di me ci sono atleti che stanno correndo con falcata olimpica. Penso: "Tiè. Hanno sbagliato tattica, si sono risparmiati troppo all'inizio e li ho battuti". Invece sono i primi della 30km che mi tallonano, aiuto mi stanno per doppiare!
Carboidrati (PAN) e proteine (PORCO) all'arrivo
Per qualche minuto dopo il traguardo si accarezza l'idea della seconda gratificazione impropria, quella di un mix inedito tra carboidrati e proteine al chiosco.
Nutrizionisti, prrrrr!
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