Magazine Attualità

Baita della crisi n. 2: come di è sviluppata?

Creato il 12 febbraio 2013 da Achab
Quando si dice che gli uomini passano, ma le istituzioni rimangono.
Senza esprimere alcun giudizio di valore sulle dimissioni di Benedetto XVI, mi piace continuare a citare la relazione della sua Banca a proposito dello sviluppo della crisi.
La fonte è sempre il prezioso libro di Nuzzi "Sua Santità", che a mio avviso dà una connotazione umana anche al Pontefice e alle enormi pressioni a cui è sottoposto.
Ma torniamo allo sviluppo della crisi così come è stato analizzato dallo IOR.
La domanda da cui si parte è: COME SI E' EVOLUTA LA CRISI NEGLI ULTIMI TRE ANNI?
Risposta: dal 2008 ad oggi i paesi occidentali indebitati han promesso ai cittadini, e hanno cercato con espedienti vari di ridurre il debito, senza riuscirci.  Non potevano riuscirci perchè mancavano soprattutto i fondamentali della crescita economica (la crescita della popolazione).
Gli USA e i paesi europei hanno rifiutato di diminuire il debito attraverso l'opzione vera e unica dell'austerità (per ricostruire i fondamentali della crescita e per assorbire una crescita passata falsa e insostenibile, diventata debito non pagato) ed hanno tentato varie strade.


Baita della crisi n. 2: come di è sviluppata?

Siamo PIGS anche noi

Riconosciuto che erano impraticabili, chi era ed è in posizione di forza (gli USA) hanno cercato di trasferire i loro problemi sui paesi meno forti (europei).
Le banche USA, si suppone per riprendere a guadagnare, hanno cominciato a fare speculazione sui titoli di Stato dei paesi più indebitati europei. Il primo paese messo in difficoltà anche grazie alla speculazione (ovviamente anche grazie a squilibri di bilancio e qualche trucco usato per entrare nell'euro) è stata la Grecia.
L'incertezza europea nel salvataggio della Grecia e il suo successivo "default guidato" ha creato sfiducia sull'Europa nei mercati internazionali. Questa sfiducia si è accentuata sui paesi a maggior debito pubblico (Portogallo, Irlanda, Spagna e poi Italia). Questa sfiducia ha comportato il maggior costo progressivo del debito, quando ad ogni scadenza il debito pubblico doveva essere rinnovato.
Anche un paese come l'Italia, che ha equilibrio patrimoniale dello Stato e un fortissimo risparmio privato (che copre 5 volte il debito pubblico) ed è potenzialmente solvibile, si è scoperta in difficoltà nel rinnovo emissioni, e si trova con l'esigenza di far crescere il costo degli interessi ad ogni emissione (spread).
[email protected]

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :