A differenza delle calorie, gli ingredienti essenziali sono “solo” tre: frutta secca in abbondanza, miele e zucchero. L’aroma penetrante è proprio quello che sguscia fuori dagli usci dei locali turchi presenti in tutte le metropoli che si rispettino. Un profumo forte, speziato, che ben si sposa con un tè fruttato o una bevanda fresca. Pare che le origini di questo dessert siano da ricercarsi tra gli Assiri, i primi a sperimentare (nel lontano VIII sec a.C.) un trito misto di noci e pistacchi che si è evoluto, oggi, in un tripudio di sottili strati di sfoglie di pasta filo imburrate, accatastate l’una sull’altra e consumate come dessert dagli arabi (come pasto completo, da noi).