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Balene col becco in modalità furtiva

Creato il 26 luglio 2011 da Zonwu
Balene col becco in modalità furtiva
Il mesoplodonte di De Blainville (Mesoplodon densirostris) è un cetaceo che molti di voi non avranno nemmeno sentito nominare per puro caso, e appartiene ad un genere di balene definito come "balene dal becco", il gruppo di grandi mammiferi acquatici meno studiato dalla scienza.
Contrariamente ad altri cetacei, il mesoplodonte di De Blainville e le altre 13 specie di mesoplodonti sono particolarmente difficili da studiare per via del fatto che spendono la maggior parte della loro vita in profondità, e attuano una precisa strategia anti-rilevamento quando emergono verso la superficie per respirare o nutrirsi.
Il mesoplodonte di De Blainville, infatti, entra in un vero e proprio "silenzio sonar" non appena si trova in acque basse, o quando ha necessità di emergere in superficie. La scoperta è stata possibile grazie agli sforzi di Natacha Aguilar della La Laguna University di Tenerife, che si è dedicata alla ricerca sulla comunicazione delle balene col becco, un aspetto troppo poco approfondito di questi particolari cetacei.
Per poter monitorare le balene e registrare i suoni da loro emessi, i ricercatori hanno applicato ad otto balene di De Blainville una serie di registratori acustici subacquei, grazie ai quali è stato possibile ottenere un totale di 102 ore di audio.
Grazie ai microfoni, Aguilar ed il suo team hanno potuto seguire i mesoplodonti lungo i loro spostamenti tra la superficie e le profondità oceaniche. I mesoplodonti trascorrono la maggior parte della loro esistenza tra i 100 e i 900 metri di profondità, rimanendo in immersione per oltre 20 minuti per poi riemergere per respirare molto lentamente e con pochi spruzzi.
Le registrazioni di Aguilar hanno mostrato che i mesoplodonti di De Blainville interrompono bruscamente le comunicazioni non appena raggiungono i 170 metri di profondità durante la risalita verso la superficie. Al di sopra di questa quota, le balene smettono di parlarsi, comportamento che si ripete quando i cetacei fanno ritorno verso le profondità marine.
La cosa bizzarra è che questi animali spendono circa il 60% del loro tempo in acque più basse di 170 metri, e ci si aspettava che questi mammiferi marini continuassero a mantenere i loro rapporti sociali e a comunicare anche a queste profondità, come ogni altro cetaceo.
In aggiunta alla scoperta del "silenzio sonar" di mesoplodonti, i ricercatori hanno anche registrato sequenze di click e fischi mai registrati prima. Si è ipotizzato che questi suoni possano avere una relazione con le tecniche di caccia utilizzate da questi animali, probabilmente per coordinare i vari elementi del branco.
Spiegare il silenzio sonar, invece, è un po' più complicato, dato che attualmente non ci sono dati che possano confermare o smentire le diverse ipotesi avanzate. La spiegazione fornita da Aguilar è che i mesoplodonti entrino in modalità silenziosa per evitare di essere rilevati dai loro predatori naturali, le orche, che potrebbero captare fischi e click emessi dalle balene per localizzarle e predarle.
"Per le balene dal becco di De Blainville, che vivono in gruppo e coordinano le loro attività, mantenere il silenzio in prossimità della superficie è un comportamento inaspettato e duramente in contrasto con quello che fanno le altre balene dotate di denti" spiega la Aguilera.
Blainville's beaked whales enter stealth mode

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