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Ballando sul morto

Creato il 02 maggio 2011 da Ilgrandemarziano
Ballando sul mortoPerché dovrei gioire perché un uomo è stato ucciso? Con la stessa partecipazione del rigore decisivo dei mondiali di calcio? Dove sta il motivo di tanta gioia? Come se l'avessi tirato io, quel rigore, ovvero premuto quel grilletto? La rete che si gonfia, il cranio che si spezza. E via con le bandiere, i clacson, le birre nei bicchieri di plastica, la ola e i caroselli. Forse nell'illusione che questo segni la fine del terrorismo e dunque della paura? Che l'eliminazione fisica del simbolo di un movimento così diffuso, destrutturato e articolato come Al Qaeda, possa implicare l'estinzione del movimento stesso? Che l'esposizione delle foto del morto possano restituire un significato reale a quel concetto di giustizia invocato nel suo messaggio dal Presidente Barack Obama («Giustizia è fatta!») rispetto alle migliaia di civili rimasti sul campo di un conflitto che è prima di ogni altra cosa ideologico e culturale?
Perché non ho alcuna voglia di danzare sul cadavere di un uomo morto ammazzato, ancorché senza dubbio non uno stinco di santo, un finanziatore di stragi, un sobillatore di disordini, un plagiatore di kamikaze, uno che portava il kalashnikov come la gente porta l'iPhone? Forse perché ho la sensazione che tutto questo valga soprattutto a titolo di un'operazione di chirurgia estetica per l'amministrazione americana? Forse perché mi aspetto - oggi ancora più di ieri - che da un momento all'altro scoppi una bella bomba in un posto molto affollato di bambini? O forse solo perché mi dà i brividi sentire il freddo della carne morta sotto i miei piedi?

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