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Baltimore – Le navi della peste (di Mike Mignola e Christopher Golden)

Creato il 06 novembre 2012 da Mcnab75

Baltimore – Le navi della peste (di Mike Mignola e Christopher Golden)

Baltimore – Le navi della peste
di Mike Mignola, Christopher Golden e Ben Stenbeck
Magic Press editore
144 pagine a colori, 13 euro

Sinossi

Dopo che una devastante epidemia ha fatto finire la Prima Guerra Mondiale, l’Europa è improvvisamente invasa da vampiri. Lord Henry baltimore, un soldato determinato a spazzare via quei mostri, li combatte attraverso campi di battaglia insanguinati, navi appestate, dirigibili infuocati e cimiteri sottomarini. Una missione che sfocia nell’ossessione.
Primo volume a fumetti per il personaggio creato da Mike Mignola e Christopher Golden.

Commento

Questo comic nasce come costola di un romanzo illustrato che ho letto e apprezzato qualche anno fa: Baltimore – Il tenace soldatino di stagno e il vampiro.
Gli autori sono gli stessi: il geniale Mike Mignola (papà di Hellboy e del BPRD) e Christopher Golden, veterano dell’horror con sfumature fantastiche di vario genere, conosciuto in Italia per qualche sporadica traduzione di alcuni dei suoi lavori.
Il primo volume della nuova saga a fumetti è ambientata nell’Europa ucronica introdotta dal romanzo. Risvegliati dal gran numero di morti causati dalla Grande Guerra sul fronte occidentale, una vecchia e numerosa stirpe di vampiri è pian piano dilagata nel vecchio continente, diffondendosi come una peste letale e orripilante.

Baltimore – Le navi della peste (di Mike Mignola e Christopher Golden)

Molti sono i paesi che contano casi di vampirismo, tra cui le principali potenze che fino a pochi anni prima si davano battaglia: gli Imperi Centrale e gli Alleati. I non-morti, parassiti del genere umano, non sembrano avere una precisa strategia di conquista. Il loro risveglio è paragonabile a una vera e propria pandemia: attecchiscono dove capita, nutrendosi di moribondi e disperati, che a loro volta vanno ad accrescere le fila vampiresche.
Tra i tanti non-morti di rango infimo – capaci di trasformarsi in grandi pipistrelli antropomorfi – ce ne sono poi alcuni più intelligenti, antichi e potenti. E’ proprio uno di questi, Haigus, tra i responsabili originali della peste vampiresca, che l’ex ufficiale brittanico lord Baltimore ha scelto come sua preda. 
Baltimore – Le navi della peste (di Mike Mignola e Christopher Golden)

Baltimore è un cacciatore atipico. Nobile, reduce dalle trincee della Prima Guerra Mondiale, è stato uno tra i primi ad assistere alla comparsa dei non-morti sui campi di battaglia. Dopo aver ferito Haigus per salvarsi la vita, ha subito la vendetta dell’antico vampiro, che si è consumata sulla famiglia del nobile inglese. Questa terribile esperienza è però servita a lord Baltimore per trasformarsi in uno spietato uccisore di mostri, che vagabonda in un Europa ucronica derelitta, alla ricerca della sua nemesi.

Di Mike Mignola vale sempre la pena ribadire ogni bene possibile. Le sue storie sono al contempo avventurose e velate di una sottile, poetica malinconia. Baltimore è un personaggio più drammatico rispetto a Hellboy, ma anche in lui si ravvisano le caratteristiche “mignoliane” che lo rendono affascinante.
Lo scenario dell’Europa dei primi anni ’20, spazzata da una pandemia che ricorda molto la peste nera medioevale, è davvero riuscito. Non ci sono atmosfere da zombie apocalypse (sarebbe stata una scelta piuttosto banale); la peste non-morta rimane piuttosto sullo sfondo, come un’inesorabile condanna che pende sul vecchio continente, ancora provato dagli orrori della Grande Guerra e ora decimato dai non morti.

Bellissimi i richiami dieselpunk di questo primo albo di Baltimore. La battaglia coi vampiri-palombari, nascosti nei vecchi u-boot affondati a largo delle coste francesi, vale da sola il prezzo il prezzo di copertina.

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