E' un grosso scandalo quello che ha colpito la Apple accusata di avere fornitori che sfruttano il lavoro minorile. Sono 106 i casi di bambini con meno di 16 anni di età impiegati nelle fabbriche. Beni 11 stabilimenti sotto indagine in tutto. Il caso più ecclatante è quello di un impianto cinese in 74 dei 106 ragazzi lavoravano. Ora Apple ha troncato i rapporti con tali fornitori.
Apple ha dichiarato in un rapporto: «Il nostro approccio nei confronti del lavoro minorile è chiaro: non lo tolleriamo e stiamo lavorando per sradicarlo dalla nostra industria. Quando scopriamo fornitori che impiegano lavoro minorile chiediamo azioni correttive immediate»
I dati di Apple riportano che nel 92% delle settimane lavorate da un milione di dipendenti sparsi nella catena di fornitori è stato rispettato il criterio di un massimo di 60 ore di lavoro a settimana e di un giorno di riposo.Nell'anno precedente solo nel 38% dei casi i requisiti minimi erano stati rispettati. Apple ha inoltre aggiunto: «Non consentiamo ai fornitori di agire in modo non etico o di minacciare i diritti dei lavoratori, anche se le leggi locali consentono tali pratiche Stiamo lavorando per mettere fine alle eccessive ore di lavoro, per proibire pratiche di assunzione non etiche e prevenire l’assunzione di lavoro minorile».