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Bambini non vaccinati: negata l’iscrizione a scuola

Creato il 06 novembre 2015 da Abcsalute @ABCsalute
Obbligo di vaccinazione
Obbligo di vaccinazione
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In seguito al drastico calo di vaccinazioni in Italia, per impedire la perdita della cosiddetta immunità di gregge e la diffusione di malattie ormai ritenute di facile guarigione proprio grazie al vaccino, come la varicella, il Ministro della Salute ha deciso di assumere una presa di posizione forte: niente scuola per i bambini non vaccinati.

Il piano vaccini 2016-2018 presentato dal Ministero della Salute prevede l’obbligo di vaccinazione e il divieto di iscrizione scolastica per i bambini non vaccinati. La Conferenza delle Regioni ha dato il suo ok al piano ministeriale perché concorde sulla necessità di tutelare la salute dell’intera società, oltre del singolo bambino, ma per attuare la proposta serve una legge creata ad hoc.

Vaccini obbligatori per iscriversi a scuola: i due ostacoli

Se il piano vaccini 2016-2018 prevede un obbligo ragionevole nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica, è vero anche che sono due gli aspetti controversi che ne ostacolano – o ritardano – l’attuazione:

1- l’assenza di una legge che legittimi il divieto di iscrizione alla scuola dell’obbligo;

2- la proposta di una sanzione economica o contrattuale per i medici che si rifiutano di vaccinare i bambini o aderiscono alla corrente anti-vaccinazione.

Un aspetto quest’ultimo criticato, tra gli altri, anche da Costantino Troise, segretario nazionale dell’Associazione medici dirigenti, Anaao-Assomed. Secondo Troise il Governo dovrebbe rafforzare l’alleanza con i medici anziché instaurare un clima di controllo e punizione: se il Governo per primo non ha fiducia nei medici, la popolazione si sentirà in qualche modo più autorizzata a nutrire sospetti e diffidenza verso il proprio medico. Alla lunga, secondo Troise, si lederebbe il rapporto tra medico e paziente che dovrebbe essere fondato sulla fiducia, indispensabile per garantire l’adesione alla vaccinazione come ad altre terapie preventive e di cura.

Inoltre, il piano vaccini 2016-2018 presentato dal Ministero della Salute è condizionato dallo stop imposto dal Ministero dell’Economia che dovrà valutare dove reperire i fondi necessari, circa 320milioni di euro in più rispetto ai consueti 300 milioni.


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