Bambozzi inutili

L’assassinio di un ragazzo a Roma da parte di due sballatoni malvagi ci ha scosso tutti, in maniera unica. Questo delitto è forse il più efferato e assurdo degli ultimi anni, caratterizzati da una cronaca nera, bella vivace, per usare un termine un po’ così. E se si guarda l’età è ancora più triste. ‘Sti fasulli viventi hanno trent’anni e non hanno ancora combinato nulla di nulla. Passano la vita a farsi di tutto, a perder tempo, a far del male e a farsi difendere (povere anime) da genitori che di loro non sanno un’acca. Uno dei soliti talk show televisivi fatti di aria, ha ospitato il padre di uno dei due e ha detto che suo figlio è un ragazzo modello. Roba da matti, Trentenni scoppiati, inutili, falliti già dalla nascita. Se, poi, ci si guarda intorno e capita di vedere qualche profilo Facebook o Twitter, si scopre che ormai l’esser vuoti è uno sport di quest’epoca a sua volta vuota. Nei social ci sono maschietti che postano pezzi di canzoni, che citano frasi puerili, che si fanno domande da quindicenni sull’amore (e loro non sanno neppure di cosa parlano). Quando riportano qualche post decente è sempre una roba scritta da altri. Poi approfondisci e scopri che molti di questi bambozzi hanno anche quarant’anni e perdono tempo a lamentarsi, a piagnucolare, a piangersi addosso, pubblicando foto di dove stanno trascorrendo il fine settimana, magari una spiaggia stupenda che loro abbassano al rango delle loro minchiate continue. Se ci si fermasse a ‘sta gente verrebbe la disperazione: una popolazione di sfigati, senza arte né parte. Poi, invece, se si va nelle aziende, nelle università , nelle comunità, si scoprono tanti ventenni/trentenni impegnati, volenterosi, intelligenti. Come al solito e come è di moda, i media preferiscono gli sfigati e i dementi: fanno più audience. A presto. See you soon. A la prochaine.

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