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Banalità del male

Creato il 04 ottobre 2012 da Patuasia

Ripropongo alla lettura un pezzo di un commento di un nostro utente perché indica una verità: “Secondo me non è una leggerezza, in questo caso  del PD, è che sono talmente abituati a fare qualunque cosa con i soldi pubblici che non si rendono nemmeno conto di utilizzarli in modo non corretto. Al politico non passa nemmeno più per l’anticamera del cervello che quello che sta facendo con i soldi pubblici non possa essere fatto.”. Sarebbe, dunque, l’abitudine con la complicità di un’assenza totale di controllo, a far sì che i soldi pubblici vengano utilizzati in modo irresponsabile e in molti casi per arricchirsi? Io credo di sì. L’abitudine al potere e ai privilegi, un’abitudine protratta negli anni e mai controllata da chi di dovere, ha fatto sì che una missione, quale dovrebbe essere la politica, diventasse luogo di facili consumi (e di costumi). Ecco riemerge, in modo soft, ma non per questo non pericolosa, quella banalità del male che in passato ha generato ben altri mostri. Sono convinta nella buona fede dei democratici locali, ma non li giustifico affatto. Anche loro assuefatti dai troppi soldi elargiti e usati in leggerezza: la Festa della capra fa parte delle azioni di un consigliere? E la Fondazione Dolchi? No, non credo che si salvi qualcuno dalla poltiglia. Non si tratta di mostrare scontrini o rendere pubblica la lista della spesa, si tratta di non spendere fuori del proprio ruolo istituzionale, ruolo che peraltro è già ampiamente coccolato e servito! Certo, vorrei tanto che la Procura, invece che valutare se fosse il caso di aprire un fascicolo sulla faccenda dei soldi ai gruppi consigliari, lo facesse senza tanta pubblicità. Vorrei sapere a cosa e a quanto ammontano le spese dette di rappresentanza dietro alle quali si sono nascosti Stella alpina, Fédération e PdL. Se quelle spese sono state impegnate per il lavoro del Consiglio e non per cene elettorali, ad esempio. Vorrei sapere di quei soldi spesi sotto la voce giornale di partito quando questo è già più che finanziato da una legge sull’editoria. Ci sono molte ombre su tutti i partiti del Consiglio è bene che la torcia della verità venga orientata su tutti. La Procura? Ne abbiamo una? Speriamo.


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