Banca Etica contraddistingue gli istituti che agiscono nel settore bancario utilizzando criteri di finanza etica, basata su parametri di trasparenza e sostegno a organizzazioni operanti in ambiti come quelli ambientale, culturale, di pubblica utilità. L'involuzione dei mercati ha portato, inevitabilmente, a una contrazione anche nel settore finanziario. Diminuiscono i finanziamenti erogati, cresce, ma a ritmi blandi, la raccolta di risparmio. I cittadini, investiti da un'onda sempre più impetuosa di proposte finanziarie e alternative, si trovano spesso in affanno, dubbiosi sulla scelta dell'istituo a cui affidare i propri risparmi. La possibilità di porre Fineco e i suoi prodotti a confronto con quelli di CheBanca!, ING Direct e di tutti gli altri, utilizzando specifici portali web, è diventata una pratica sempre più solida e abituale; parallelamente, sempre più risparmiatori scelgono di avvalersi dei principi finanziari della Banca Etica, l'unica che sembra non conoscere le crisi.
Banca Etica in Italia: 15 anni di storia
Il concetto di Banca Etica ha iniziato a prendere piede in Europa già dagli anni '70, anche se, ad oggi, non esiste una definizione universalmente accettata che descriva appieno finalità e modus operandi di tale tipologia di istituto. In Italia, la finanza etica ha trovato applicazione pratica a partire dal 1999, lanciando anche nel Belpaese il concetto di microcredito e proponendo un approccio fino ad allora sconosciuto, volto a sostenere organizzazioni non governative e privati cittadini mediante rigidi criteri di trasparenza bancaria e investimenti etici.Credito erogato al +5,0%
A fronte di un trend nazionale che, come sottolineato recentemente dai dati Banca d'Italia, segna un'invouzione di settore (-0,5% alle famiglie, -2,6% alle imprese), il credito erogato da Banca Etica cresce, su base annua, di 5 punti percentuali. In totale, l'istituto ha concesso finanziamenti a famiglie e organizzazioni per 622 milioni di euro.
Sofferenza bancaria
E se qualcuno potesse pensare che una banca che segue criteri etici si esponga a un maggior rischio di insolvenza, deve ricredersi. Il tasso di sofferenza dei crediti concessi da Banca Etica, infatti, è pari al 3,5%; un dato ottimo, specie se confrontato al 9,5% della media nazionale. La sofferenza bancaria indica la percentuale di crediti che un istituto fa fatica a recuperare, perché dovuto da realtà economiche in difficoltà.
Raccolta del risparmio
La crescita di raccolta del risparmio di Banca Etica segna dati eccellenti: a fronte di un accrescimento dei volumi pari al 3,5%, essa segna un significativo +10,8% rispetto al 2013, per un totale di 967 milioni di euro depositati nelle proprie casse.
Capitale sociale
Rilevazioni in controtendenza anche per ciò che riguarda il capitale sociale, che ha quasi raggiunto i 50 milioni di euro e che cresce del 6,8% in un anno, nel rispetto delle proiezioni di crescita preventivate a inizio anno. "La congiuntura economica è stata molto difficile anche nel 2014 - commenta Ugo Biggeri, Presidente di Banca Etica, "ma Banca Etica è riuscita a centrare l'obiettivo che ci eravamo testardamente dati di continuare a far crescere il credito erogato a favore di famiglie, persone e progetti imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità ed efficienza economica con la promozione di valori quali l'integrazione, la solidarietà, la tutela dell'ambiente, la promozione della cultura e dello sport, dell'agricoltura biologica e del turismo responsabile.