Fra le innumerevoli critiche che vengono fatte al sistema bancario quella più ricorrente riguarda l’eccessiva rigidità che dimostra nell’erogazione del credito ad imprese e famiglie.
Alle Banche, in parole povere, si rimprovera di aver fatto mancare il sostegno all’economia ed alla società civile proprio quando era più necessario, ossia dopo lo scoppio della crisi.
In pratica mai come in questi ultimi anni, è stato ricordato il celeberrimo aforisma di Mark Twain e cioè: “Un banchiere è uno che vi presta l’ombrello quando c’è il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere”.
Tutti noi riconosciamo a questo detto più di un fondo di verità, ma ciò che dimentichiamo è che per essere intellettualmente onesti dovremmo sempre metterci nei panni “dell’altro”, se fossimo noi al posto della nostra controparte, come ci comporteremmo?
Capirete bene che una Banca nel prestare i soldi ci guadagna, ma soltanto ad una condizione, che il cliente sia poi in grado di restituirli (ed anche con un po’ di interessi), quando subentra una crisi economica, però, il rischio di tramutare il guadagno in una perdita inevitabilmente aumenta.
E non dimentichiamo neppure un’altra cosa importantissima, e cioè che le Banche prestano soldi che non sono loro, quindi la responsabilità per una potenziale perdita è ancora più pesante.
Le Banche, infine, come tutte le società che operano in campo economico è necessario che sappiano valutare e quindi bilanciare il rapporto rischio/rendimento che non deve mai superare una certa soglia, insomma: non è un lavoro facile.
Ed allora personalmente non solo non mi stupisco che anche nel 2014 il credito erogato dalle Banche alle famiglie, e soprattutto alle imprese, sia ulteriormente diminuito, ma lo trovo del tutto naturale.
Il problema non è nel dare credito alle aziende, ma nella capacità del sistema produttivo di creare sviluppo e quindi profitti che renderanno sostenibile il tutto, se le imprese sono soffocate da un fisco opprimente, da una burocrazia asfissiante e soprattutto da una moneta che le penalizza, sarà poi difficile che riescano ad avere quella redditività in grado far fronte agli impegni finanziari.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro