Crostate de caso graso.
Biscoti co' semi.
Tutti ormai sanno che il web è strumento quanto mai pericoloso. Mi raccomando quindi anch'io, dovete stare molto attenti alle conoscenza che si maturano in questa area virtuale ed accattivante. I pericoli si annidano tra i bytes e quando vi lasciate acchiappare è finita. Potreste esserne travolti e soccombervi, prigionieri per sempre. L'ho presa come al solito alla larga, ma la premessa era d'obbligo alla riunione di congiurati che si è coordinata ieri, maturata dietro motivazioni cresciute a poco a poco in questo spazio. Chi mi segue, conosce e forse apprezza il filone marcopoliano che porto avanti da oltre un anno e che sta volgendo al termine, ancora tre puntate ed il nostro veneziano sarà tornato definitivamente a casa e lo metteremo a riposo con soddisfazione di tutti. Ma credo che molti avranno apprezzato soprattutto il connubio che è nato in queste pagine proprio con quella straordinaria studiosa della cucina che è Acquaviva e che con il suo blog filosofico-culinario ha voluto duettare con me seguendo a mo' di vivandiera la carovana che attraversava l'Asia al passo lento dei cammelli. Ebbene, lei stessa, che oltre ad essere una profonda conoscitrice delle cucine del mondo e della loro storia, è anche strepitosa cuoca reale, ha voluto accoglierci, questa volta non virtualmente, nella sua casa e, splendida ospite, coronare il viaggio del veneziano con una merenda sinoira trecentesca (in onor dei piemontesi) a tema.Polastro en salsa de pago co' bolets 'n salsa e radicio con fortagia.
Non voglio dilungarmi nell'osanna alla nostra anfitriona che parrebbe troppa piaggeria, ma mi limiterò a raccontarvi la ciccia come si dice, prelevando a man bassa dalla dispensa cartacea che ci è stata fornita a corona del tutto. Bando alle ciance dunque e sedetevi (virtualmente purtroppo per voi) a questa tavola veneziana a cui berrete Aqua mellata, un idromele lievemente aromatizzato con miele e salvia (andava cancellato il certo gusto di fango che aveva l'acqua veneziana all'epoca) e Hyppocras, il vino abboccato che un tempo era povero di profumi e quindi impreziosito con aromi di cannella, galanga, cardamomo e pepe nero. Le danze si aprono quindi con Crostate de caso graso (deliziosi crostini di pane, caldi con miele o cannella, imburrati e ricoperti di una fetta di formaggio "et como lo caso sia squagliato, manda presto in tavola") seguite da Ravanei al butiro di cui è facile la comprensione, ricordando che "el ciufetin de fogie, saria ben de lasarghelo, parché el fa più bela aparensa e ne'l steso tempo el serve da manego" a dimostrare che anche gli antichi badavano alla forma. A corona Biscoti co' semi (ciambelline salate mordide e friabili al tempo stesso con anice, finocchio e cumino). Sul primo non mi dilungherò in quanto l'abbiamo portato noi, per avere una contaminazione alessandrina con i Rabatòn (piatto comunque medioevaleggiante costituito da gnoccoloni morbidi di ricotta, erbette, uova e parmigiano, cacio già citato dal Boccaccio, passati al forno).Chomposta de state de pere.
Ed eccoci al piatto forte con El polasto en salsa de pago, un morbidissimo pollo lessato in brodo aromatico (che ha riposato una notte nel brodo con sedano, alloro e anice stellata) accompagnato da una morbida e saporosa salsa di fegatini di papera e mandorle, densa e ghiottissima dai sentori di arancia e cannella ma equilibratissima, come consiglia Mestre Robert: "emperò aquesta salsa no sia massa fort de agror, ni d'espècies, ni de dolcor sinò de bon modo". A contornare tanta delizia, Bolets 'n salsa (costituita da cipolle, prezzemolo, coriandolo con spezie e aceto da colare leggera sui funghi bolliti e soffritti) e Radicio de Chiogia con fortagia de gambareti, dove il rosso del'insalata si mescola magnifico alle screziature di questa frittata dal sapore di mare, il cui condimento sarà il tradizionale lardo fuso, pepe e aceto in luogo dell'olio che all'epoca era acidissimo e di deprimente qualità. Che trionfo di sapori antichi e intriganti al tempo stesso!Noce chonfetate.
Ma non è finita ecco in arrivo La chomposta de state de pere, amorosamente sbucciate e cotte in vino aromatico accompagnate da una salsa grossolana di datteri, prugne, carote, sedano e prezzemolo, mescolata con senape dolce e vino, seguite da Noce chonfetate, in cui i docili gherigli con mandorle sono affogati in miele speziato da garofano, zenzero e cannella e Semini coverti (i semini aromatici confettati della tradizione indiana di fine pasto). Per finire al posto del caffé Brodo ligiéro de polastro profumato di spezie in linea col tempo. Tutto la cena è stata accompagnata dal delizioso pane Noon o Lepijoska dell'Asia centrale, cotto amorevolmente nel forno di casa da Stefano (altro adepto, vittima del web). La merenda si è così protratta come i banchetti medioevali fino a notte per il piacere di conversare e stare assieme a nuovi amici. La tavola di Annalena è un luogo semantico in cui puoi capire che la gastronomia è davvero arte, cultura, storia, poesia e soprattutto amore. Certamente lei (con cui mi scuso per aver saccheggiato senza vergogna le informazioni consegnateci a corredo) è davvero persona che va al di là della studiosa di cucina, perché anche la cultura e la ricerca, poco sarebbero se non li condisse con l'amore che vi infonde come ingrediente fondamentale e che rende speciale la sua casa. Sono stato davvero fortunato ad incrociarla nel web. Capite adesso cosa significa lasciarsi attrarre morbosamente dalle lusinghe della rete?Lepijoske e ravanej
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