Notizia | 19/04/2015 ( ore 14:05 )
Diversi anni fa Bandai Namco non era esattamente una casa di sviluppo dedita alla localizzazione dei propri titoli al di fuori del Giappone, ma da qualche tempo a questa parte la software house nipponica ha cambiato faccia, proponendo al pubblico occidentale videogiochi che non ci saremmo mai aspettati di vedere, come il recente Sword Art Online oppure J-Stars Victory VS+.
Nel corso di un'intervista concessa a DualShockers, Koji Nakajima, produttore di J-Stars Victory VS+ e One Piece: Pirate Warriors 3, ha spiegato le ragioni di questo cambiamento: "In realtà non siamo sicuri del fatto che Bandai Namco sia diversa. In realtà, forse siete voi quelli che sono cambiati. Intendo dire che ci sono sempre più persone che che apprezzato i contenuti tratti da Anime (cartoni animati giapponesi) e che sono inoltre appassionati di fumetti nipponici. La ragione per la quale stiamo pubblicando questi tipo di titoli è che ci sono più fan nel mondo. Parlando di J-stars, come sapete ci sono diverse sfide da affrontare per distribuire il gioco oltreoceano, ma crediamo che fino a quando ci saranno fan, allora sarà il tempo di rispondere alle loro voci. Credo che condividere J-stars in occidente sia un'ottima mossa." Siamo felici di sapere che Bandai Namco abbia seguito le orme lasciate da NIS America, Atlus e Xseed (sempre pronte a tradurre i propri giochi), e speriamo che prima o poi anche SEGA si decida ad ampliare la propria presenza in America ed in Europa.
Fonte: DualShockers