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Bandiera gialla - Recensione - PS4

Creato il 11 luglio 2015 da Intrattenimento

La Formula 1 sbarca sulle console della corrente generazione

Bandiera gialla
Da quando ha acquisito la licenza ufficiale dalla FIA per produrre racing game dedicati al Campionato del Mondo di Formula 1, Codemasters è giunta alla settima iterazione della serie, un traguardo importante non solo dal punto di vista della maturazione, ma anche perché F1 2015 inaugura l'approdo sulle console di nuova generazione, accompagnato da diverse novità e migliorie su svariati fronti. Ciò nonostante, come spesso accade per i titoli pionieristici, il rischio di sensibili sacrifici in termini di contenuti e modalità è sempre dietro l'angolo, e purtroppo anche questo lavoro non è sfuggito alle inesorabili cesoie. Ne discuteremo nel prossimo paragrafo. Pubblicato in ritardo rispetto alle ottimistiche previsioni iniziali, che indicavano un lancio parallelo al Gran Premio inaugurale di Melbourne nel mese di marzo, F1 2015 è comunque in anticipo rispetto al tradizionale rilascio della serie, giungendo tra le mani dei giocatori nel pieno della competizione reale, anche quest'anno dominata dal pilota inglese della Mercedes-Benz Lewis Hamilton, seguito a ruota dal compagno di squadra Nico Rosberg e, con un distacco più ampio, dal ferrarista Sebastian Vettel. Desiderosi di tornare a bordo delle velocissime monoposto, abbiamo potuto finalmente testare la versione definitiva del gioco su PlayStation 4, e questa è la nostra analisi.

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Un taglio col passato

L'assenza della modalità carriera rappresenta probabilmente il taglio più grave nel pacchetto di F1 2015, un colpo durissimo per gli appassionati che dovranno rinunciare a tutte quelle feature da anni cuore pulsante dei racing targati Codemasters.

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A girare ulteriormente il coltello nella piaga, il fatto che non siamo innanzi all'unica vittima sacrificale sull'altare del passaggio alla cosiddetta next-gen. Oltre alla carriera, all'appello mancano infatti anche le modalità Scenario e Controtempo, i test di valutazione, lo schermo condiviso, la modalità cooperativa online e persino la safety car.
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Insomma, si tratta di un sostanziale passo indietro rispetto ai capitoli precedenti, e l'unica vera novità contenutistica, al di là della Stagione Pro, ovvero il campionato del mondo con tutti gli aiuti alla guida disabilitati, il 100% dei giri e la visuale bloccata all'interno senza HUD, è rappresentata dal poter competere in due stagioni differenti, ovvero quella 2014 e la corrente, con tutte le differenze del caso. A tal proposito ricordiamo che quest'anno, dopo ben 23 anni, è tornato nel circus il Gran Premio del Messico col bellissimo Autodromo Hermanos Rodriguez, in sostituzione del Gran Premio di Germania soppresso nel 2015 per ragioni finanziarie. Va comunque sottolineato che la rinnovata modalità Stagione risulta decisamente più televisiva e coinvolgente rispetto al passato, grazie alle numerose sequenze animate che accompagnano le varie fasi di prova, il pre e il post gara, con i piloti impegnati in interviste (solo inquadrate) o intenti ad ascoltare i suggerimenti degli ingegneri. Sono presenti anche le celebrazioni nel caso in cui si centrasse il podio, con tanto di champagne versato su avversari e tifosi festanti. Il tutto è accompagnato dal commento tecnico di due cronisti che, pur non avendoci convinto appieno per il tono e qualche strafalcione nella pronuncia dei nomi (Lewis Hamilton su tutti), arricchisce le sessioni con aneddoti sulla storia della Formula 1, sui campioni del presente e del passato e sui tracciati, con tante curiosità che indubbiamente faranno piacere agli appassionati. Al di là del piatto principale, è possibile partecipare alla classica Corsa Veloce, sfidare il cronometro nella Prova a Tempo, giocare in rete e consultare il menù la Mia F1, ove regolare alcune impostazioni. Acclarata la povertà di contenuti, l'ultima fatica della software house britannica riesce comunque a farsi perdonare quando si scende in pista. Ecco perché. F1 2015 - Il trailer di lancio
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F1 2015 - Il trailer di lancio

La scienza della velocità

Benché generalmente accolto come un capitolo di transizione, F1 2014 è stato uno dei più significativi sotto il profilo dell'evoluzione nel gameplay, avendo dovuto abbracciare in toto il nuovo regolamento tecnico che ha letteralmente stravolto la regina delle competizioni su quattro ruote. Basti pensare all'introduzione delle cosiddette "power unit", ovvero propulsori a doppia alimentazione (termica ed elettrica) spinti da un motore turbo V6 da 1,6 Litri di cilindrata, in sostituzione dei tradizionali V8 aspirati da 2.400 centimetrici cubici. Ciò ha avuto un impatto sensibile non solo nel controllo delle vetture reali, ma anche in quello delle controparti virtuali presenti nel racing targato Codemasters, laddove attraverso un volante ben impostato era possibile apprezzare il nervosismo superiore delle monoposto, soprattutto in accelerazione. Questo peculiare modello fisico/dinamico è stato ulteriormente evoluto in F1 2015, grazie all'introduzione di nuovi parametri e algoritmi dedicati all'aerodinamica e in particolar modo al comportamento degli pneumatici, soggetti con maggiore fedeltà a fenomeni quali l'usura, l'assetto, la temperatura e ovviamente le condizioni atmosferiche, vero e proprio fiore all'occhiello dell'Ego Engine, qui presente in una veste totalmente rinnovata. Naturalmente, come si conviene a un titolo che deve accontentare il maggior numero di appassionati, non siamo innanzi a una vera simulazione, benché la notevole scalabilità del modello di guida consenta a tutti di divertirsi e togliersi belle soddisfazioni. Tra i vari parametri da poter modificare troviamo la frenata assistita, il sistema anti-blocco per i freni, il controllo della trazione e la traiettoria dinamica, con effetti immediatamente percepibili sull'handling della vettura. Con gli aiuti disabilitati il titolo offre una sfida intensa e appagante, anche alla luce della rinnovata intelligenza artificiale, decisamente più attenta alla presenza del giocatore su pista ma anche più reattiva e aggressiva, sebbene talvolta non manchi qualche neo nel comportamento.

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Per i giocatori più esperti è possibile impostare manualmente l'assetto della vettura o scegliere uno dei cinque preset disponibili, inoltre troviamo il consueto controllo del DRS, del carico aerodinamico, della miscela attraverso pulsanti dedicati, con i pit-stop gestibili anche con comandi vocali via Kinect e PlayStation Camera. Con le gomme fredde, danneggiate o semplicemente consumate, senza aiuti elettronici è facilissimo perdere il controllo delle monoposto se non si interviene su acceleratore e freni con la doverosa delicatezza, e le difficoltà vengono amplificate in presenza di problemi aerodinamici. A tal proposito, la resa dei danni è leggermente superiore rispetto al passato, soprattutto dal punto di vista visivo grazie ai pezzi di carbonio che volano ovunque, ma le briglie imposte dalla FIA non hanno permesso a Codemasters di dare libero sfogo a un sistema ancor più limpido e preciso. Le monoposto, in poche parole, risultano ancora troppo resistenti, così come le sospensioni. Tra le introduzioni più interessanti ci sono nuove animazioni legate ai rimbalzi delle vetture dopo un contatto ed effetti sonori specifici dedicati al danneggiamento; rompendo l'alettone anteriore, ad esempio, è possibile ascoltare il sibilo del flusso d'aria che non transita efficacemente attraverso le appendici aerodinamiche. Si tratta di piccoli dettagli che aumentano realismo e immedesimazione. Discreto il sistema di penalità e bandiere; solo in alcuni casi ci è capitato di non essere avvisati o penalizzati per qualche taglio di curva o manovra scorretta. Purtroppo non abbiamo ancora potuto testare il gioco con un volante, tuttavia il DualShock 4 si comporta piuttosto efficacemente, al netto di una sensibilità un po' troppo accentuata e non regolabile, che in assenza di aiuti elettronici richiede molta pratica per domare il sovrasterzo. F1 2015 - Sala Giochi
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F1 2015 - Sala Giochi

Il sorpasso

Grazie all'impiego del nuovo Ego Engine è evidente il passo in avanti tecnologico compiuto da Codemasters rispetto alle produzioni precedenti, in particolar modo nell'effettistica e nella qualità degli shader, benché, almeno nella versione PlayStation 4 da noi testata, si avverta una minor pulizia dell'immagine, da sempre uno dei cavalli di battaglia del motore grafico britannico. Alla resa leggermente più sporca e sfocata di alcune texture e degli elementi dei fondali, tra i quali citiamo il pubblico bidimensionale (immobile), la vegetazione distante e qualche architettura, fa da contraltare una mole poligonale decisamente più massiccia e dettagliata, che esalta l'impatto complessivo della scena grazie a strutture più solide e realistiche.

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Basti pensare al circuito di Monaco finemente replicato o a quello di Abu Dhabi, con le sue modernissime infrastrutture. A beneficiare del nuovo motore grafico, tuttavia, è stato soprattutto il tracciato di Singapore, con un'illuminazione notturna resa splendidamente e praticamente sovrapponibile a quella reale. I modelli delle monoposto sono bellissimi da vedere e perfettamente proporzionati, tanto che in talune circostanze sembra di assistere a una gara in televisione, anche grazie alla bontà del filtro antialiasing e a un pizzico di blur. Meno buoni, invece, i modelli poligonali dei piloti.
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Eccezionale come sempre il meteo dinamico, con la pioggia curata sia dal punto di vista estetico che nell'impatto sul gameplay. Splendide le pozzanghere d'acqua che si formano (e asciugano) sul tracciato al servizio del meteo dinamico, così come le goccioline d'acqua che accarezzano carrozzerie e telecamera. Eccellente la variabilità del manto stradale, grazie a shader curatissimi e all'HDR che regala a ciascuna pista una propria personalità. Lo spettacolo visivo è impreziosito dalla risoluzione a 1080p e dai 60 fotogrammi al secondo quasi costanti, una novità per la versione console della serie e che rappresenta un notevole valore aggiunto al gameplay. Purtroppo in determinate circostanze si avverte del tearing legato all'assenza del V-sync, e non manca qualche scatto fastidioso ma circoscritto, in particolare durante i replay. Buonissimo il comparto audio, soprattutto per ciò che concerne i campionamenti dei motori e degli pneumatici, mentre meno convincenti sono il doppiaggio in italiano e la soundtrack dei replay. Il netcode risulta sufficientemente solido, ma il matchmaking presenta qualche problema dato che per entrare nelle sessioni preimpostate può essere necessario attendere parecchio, inoltre talvolta compare un messaggio di errore. Le lobby private presentano un menù un poco macchinoso ma permettono di regolare diverse impostazioni. Va segnalata la presenza di alcuni bug più o meno influenti, come quello che ci ha impedito di avviare la gara di Singapore nella stagione 2014. Ci auguriamo vengano sistemati al più presto.

Pro

  • 1080p e 60 fotogrammi al secondo
  • Meteo dinamico e illuminazione
  • Resa degli pneumatici più efficace
  • Visivamente solido e piacevole...

Contro

  • ...ma l'immagine risulta più sfocata e "sporca", inoltre ci sono alcuni bug
  • Troppi tagli di modalità e contenuti
  • Il tono del commento italiano
  • Resa dei danni ancora acerba

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