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Quello di Performigrations:la gente è il territorio non è un bando facile. Forse anche per questo la data di scadenza è stata posticipata dal 21 gennaio al 7 febbraio 2014. Eppure dà l'idea delle ambizioni più nobili e interessanti dell'UE. Portarlo a compimento permetterebbe di compiere un viaggio nell'universo dei migranti. Perché «ogni migrante è un performer, un interprete, qualunque sia la ragione che dà origine al movimento», afferma ElenaLamberti, docente di Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Bologna. Nella sua intervista che consiglio di leggere con attenzione, la stessa sostiene che «ogni cambiamento di luogo porta le persone a ripensarsi nel nuovo territorio, a mettersi in gioco e a recitare una nuova parte. Per questa ragione la carta geografica non corrisponde al territorio reale: la gente è il territorio e la gente è in movimento. Per la stessa ragione, l’Europa è molto più di uno spazio geografico: è uno spazio di storie che valicano i confini geografici».
Cito la docente bolognese perché coordinatore del bando è il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell'Università di Bologna, che si avvale, tra l'altro, della collaborazione di Biografilm e GenusBononiae Venendo ora al punto, l'invito è rivolto ad artisti europei e canadesi capaci di collaborare per dar vita a un'installazionemultimediale e interattiva. Il suo scopo è raccontare “storie” di immigrazione in Canada attraverso immagini, parole e video-performance Performigrations mira insomma, grazie al supporto di sedici istituzioni europee e canadesi di alto profilo, a valorizzare la vita di migranti accomunati unicamente dal fatto di essere cittadini del nuovo Stato in cui hanno scelto di risiedere, «a dispetto (o forse proprio in ragione) dei cambiamenti culturali» che sono in grado di generare Bando difficile, si diceva. Da esploratori creativi e itineranti. Siamo felici dunque che, tra i richiamati all'appello, possiamo vantare l'Italia. Tra le città sollecitate a rispondere all'invito leggiamo infatti i nomi di Atene, Bologna, Klagenfurt, Lisbona, Montreal, Toronto e Vancouver. Le proposte vincenti saranno poi esposte in diverse città europee e canadesi in occasione di eventi culturali di rilievo. In effetti, «per ogni sede coinvolta, gli artisti saranno selezionati anche per la loro capacità di proporre un progetto artistico capace di fare dialogare l’installazione con l’evento culturale programmato per la sede specifica di riferimento». Ai fini di garantire una varietà accattivante, nell'invito si specificano anche i diversi settori su cui dovrà focalizzarsi ogni Stato Europeo coinvolto. Per l'Italia, si punta sul documentario, in forza della presenza di Biografilm. Per informazioni più puntuali ed esaustive, rimando al sito di Performigrations da cui è possibile scaricare il bando, augurandomi che si giunga alla conclusione di un percorso, mi pare, accidentato benché di un potenziale notevolissimo interesse. Per la crescita di un'Europa che dall'"estero" ha chiesto e preteso. Per un'Europa più matura nel momento in cui si rende conto dell'arricchimento derivante dalla multiculturalità. Per un'introduzione (almeno) alle difficoltà e alle ricchezze derivanti dall'apporto degli immigrati e della loro cultura in qualunque Stato o continente decidano di stabilirsi. (già pubblicato, con varianti, qui: http://www.sulromanzo.it/blog/bando-ue-performigrations-la-gente-e-il-territorio)