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Bangladesh chiama Italia, case e quartieri “a emissioni zero”

Creato il 31 gennaio 2012 da Pdigirolamo

Bangladesh chiama Italia, case e quartieri “a emissioni zero”La cultura della sostenibilità allarga i propri orizzonti, e ormai possiamo dire che non esiste paese nel mondo che non sia impegnato nella ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale.

L’ultimo esempio viene dal Bangladesh, dove nella città di Dhaka sta nascendo il primo quartiere “a emissioni zero” che sarà in grado di ospitare più di 10.000 persone entro il 2015. Shobuj Pata, ossia Foglia Verde, sarà una vera e propria Città-Giardino dove gli edifici avranno le facciate e i tetti completamente ricoperti dal verde.

Oltre ad abbassare la temperatura media, le componenti verdi serviranno anche ad assorbire una maggiore quantità di acqua piovana, mentre quella in eccesso sarà convogliata in un unico serbatoio per essere filtrata, depurata e reimmessa in rete.

Inoltre, a Shobuj Pata non potranno entrare auto private, che saranno invece lasciate nei parcheggi sotterranei che saranno costruiti ai margini del quartiere. Un quartiere che si appresta a diventare un esempio mondiale di sostenibilità.

Dal Bangladesh passiamo all’Italia. Anche se la casa a impatto zero è ancora di là da venire (come ho già scritto l’esempio più avanzato è la Leaf House del Gruppo Loccioni) passi in avanti se ne continuano a fare. È recente la notizia di un innovativo sistema a idrogeno per le caldaie domestiche.

H2ydroGEM, questo il nome del progetto presentato a Klimahouse che si è svolta a Bolzano dal 26 al 29 gennaio, permette di immagazzinare l’energia per poi riprodurla quando necessario.

La soluzione si basa sull’integrazione di fonti rinnovabili e di origine fossile e, sostituendo il gas metano con l’idrogeno, non produce né CO2 né ossidi di azoto.

In sostanza, si tratta di una caldaia senza fiamma ottenuta mediante catalizzatori che permettono all’idrogeno di ossidarsi senza nessuna scintilla.



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