Banshee - Stagione 2

Creato il 18 marzo 2014 da In Central Perk @InCentralPerk
Quando i film si fanno ad episodi
Formula che vince non si cambia.
E Banshee lo sa bene.
Alla sua seconda stagione, la serie frenetica che aveva conquistato lo scorso anno a suon di risse, pugni e infuocate scene hot, ripropone questi stessi ingredienti senza però stancare, anzi.
Lo sceriffo Hood non può fare a meno di immischiarsi in una mischia in ogni puntata, così come di conquistare volta per volta belle figliole; i suoi amici allo stesso modo combinano i loro guai, con Proctor feroce ad un livello di volta in volta superiore, e gli stessi Mohawk pronti ad alzare la cresta e un certo Rabbit che ancora non demorde... In questa miscela esplosiva dove il pulp regna sovrano, c'è posto ovviamente per molta ironia e anche per del sentimento, insomma, non manca niente!

E se il nemico è sempre quello, che costringe in continuazione a guardarsi le spalle, non per questo la serie perde d'interesse, dando più risalto alla vecchia vita dei suoi protagonisti e dando loro ancora più spessore, con i sogni infranti o incendiati e la speranza che si fa sempre più sottile.
La sua forza, che permette alla sua formula di essere vincente, è quindi nell'avere i personaggi giusti al posto giusto: Hood nulla di nuovo è se non l'eroe solitario dal cuore d'oro, la cui forza fa a pugni con la sua fragilità, e proprio per questo -oltre che per l'innegabile bellezza di Antony Starr- si fa amare, allo stesso modo la sua Carrie divisa e forte, spezzata da un passato difficile da dimenticare, non è la classica moglie fedifraga, ma ha in sé una sfaccettatura di elementi che la rendono credibile, e soprattutto, umana, cosa difficile per un character simile. A far loro da contorno, degli antagonisti con i contro fiocchi (a Rabbit e Proctor si uniscono qui degli spietati naziskin), e degli aiutanti portatori sani di ironia (il formidabile duo Sugar/Job più gli agenti Brock e Emmett), in aggiunta al tutto, per la gioia dei maschietti, una quota rosa considerevole pronta a spogliarsi senza inibizioni.

Ma fortunatamente Banshee è molto più di una storia tosta di vendette e scontri con dei bei personaggi, è una serie che nel suo pulp ha qualcosa da dire, soprattutto a livello di regia.
Il montaggio alternato è il suo marchio di fabbrica, così come il taglia e incolla di pochi secondi che ne fa un prodotto qualitativamente interessante, reso ancora più cool da una colonna sonora che sa il fatto suo e sottolinea in modo strepitoso le scene migliori (su tutti This night dei Black Lab che rende ancor più epico il finale).
Tra incendi simbolici, morti inaspettate e assalti di chiesa, anche questa stagione ha mantenuto un alto tasso di momenti dove la violenza e la bellezza sono esplose, lasciando a bocca aperta lo spettatore.
E ora che alcune porte sembrano essersi finalmente chiuse, altre sono rimaste aperte o sono pronte ad essere sfondate nella prossima, già attesissima stagione!

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