L'allenatore dei wallabies ha criticato la mancanza dei suoi giocatori di adattare la tattica durante la partita di Citta' del Capo.
Intervistato dalla stampa McKenzie ha paradossalmente attribuito ai suoi giocatori ed alla prima scelta come mediano di mischia, Nic White, la colpa di non aver adattato il gioco agli avversari.Secondo Barabba la squadra non si sarebbe accorta in tempo che la tattica di calciare il pallone come prima scelta non era la più adatta alla gara.
Come se tale tattica l'avessa scelta, in primis, qualcun altro.
Calciare contro gli springbok è come correre contro gli all blacks: suicida se non si esegue alla perfezione. E, con la pochezza del gioco dei wallabies, la scelta iniziale di calciare contro Steyn, le Roux, Habana e Kirchner è decisamente inspiegabile.
Guardando la partita ho avuto l'impressione che i giocatori siano ricorsi al calcio perché insicuri di fronte alla prima linea degli avversari, ma venendo a sapere che queste erano le istruzioni impartite da Barabba, non posso che far altro che scuotere la testa.
Se poi si aggiunge che Barabba ha lodato Genia per il maggior gioco di corsa, il quadro di un allenatore senza un piano ben preciso è ancor più chiaro.
Ora ai wallabies non rimane che concentrarsi sulla prossima gara, tentare di eseguire bene le cose semplici e ricorrere a giocatori abituati a giocare assieme: Cooper-Genia o White-Toomua, con la seconda coppia preferita perché attorno a loro ci sono due Brumbies al momento imprescindibili, Leali'ifano e Mowen.
Poi, passata questa catastrofica edizione del Championship, McKenzie deve iniziare a ragionare a mente lucida, facendo scelte difficili, ma necessarie, come scegliere con quale tattica affrontare i test autunnali senza stare a sentire le sirene della stampa e dell'ARU. Vincere è sempre la cosa più importante per un nuovo allenatore, e dopo quattro sconfitte ed una vittoria brutta e per un solo punto, la pazienza della folla verso Barabba sta per finire. A Canberra parlano già insistentemente del messia di oltrefosso.